La donazione del Reload Sound Festival al Fondo Edo Tempia
“La salute suona bene” era lo slogan che ha accompagnato la presenza del Fondo Edo Tempia al Reload Sound Festival. Suona bene anche la generosità, quella che l’evento musicale dell’estate biellese ha trasformato in una donazione da mille euro che sosterrà i programmi di prevenzione dei tumori. La cifra raggruppa le offerte raccolte all’ingresso del parco Kennedy nella giornata speciale dedicata al Fondo, quella di giovedì 21 luglio, a cui si è aggiunto un contributo ulteriore degli organizzatori. Tre di loro, Eddy Romano, Fabiola Mancin e Davide Conti, hanno portato un simbolico assegno gigante nella sede di via Malta 3, accolti dalle presidenti di Fondo e Fondazione Simona Tempia e Viola Erdini e dal direttore sanitario Adriana Paduos.
Quella di luglio è stata una prima volta per l’intesa tra Reload e l’associazione che da più di 40 anni è punto di riferimento sul territorio per prevenzione, cura e ricerca sul cancro. Nei dieci giorni del festival, a pochi passi dal palco montato per la musica dal vivo, ha trovato spazio anche l’ambulatorio mobile che ha messo a disposizione un punto informazioni e visite e colloqui dedicati proprio alla prevenzione, come i consulti con le nutrizioniste e gli incontri con la dermatologa per il controllo dei nei. Una giornata è stata dedicata alla prevenzione del papillomavirus, causa principale dei tumori al collo dell’utero: la ginecologa Chiara Germano dell’Asl di Biella ha tenuto una piccola lezione a volontarie e volontari dello staff di Reload, tutti giovanissimi. Il 21 luglio poi al parco Kennedy l’intera giornata è stata dedicata al Fondo Edo Tempia e alle sue iniziative, con un’attenzione particolare al progetto Pink Positive, realizzato insieme alla casa farmaceutica Daiichi Sankyo e dedicato alla promozione della musicoterapia. Di un argomento più ampio, la musica che cura, ha parlato Gian Maria Accusani, in una conversazione con il direttore generale del Fondo Pietro Presti. Il cantante e chitarrista dei Sick Tamburo, ospiti principali della serata di Reload, ha raccontato la storia della canzone “La fine della chemio” che scrisse per dedicarla alla co-fondatrice del gruppo Elisabetta Imelio, in cura per un tumore al seno che ha fermato la sua vita nel 2020. La sua testimonianza ha narrato di come la musica sia stata preziosa per entrambi nel momento in cui hanno affrontato la malattia, con il suo carico di ansia e paure.
«Essere a Reload» ha commentato Viola Erdini «ci ha consentito di avvicinarci alle generazioni più giovani, che normalmente sono più distanti dai temi della prevenzione. Invece pensare alla salute è importante a ogni età. E ringrazio di cuore per l’opportunità che il festival ci ha offerto, oltre che per la generosa donazione». Gli organizzatori hanno deciso di destinarla ai programmi di prevenzione, proprio quelli che sono stati protagonisti durante i dieci giorni di Reload. «Vedere persone in fila davanti a un ambulatorio a un evento musicale è stato bello e originale» ha aggiunto Eddy Romano. «Noi abbiamo solo unito i puntini e siamo felici di averlo fatto».
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