La lettera di una paziente di Torino all'ospedale di Biella: «Ho avuto modo di conoscere una struttura pulita, bella e il personale gentilissimo»

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C'è la lettera di una pazienza, Cristina di 37 che arriva da Torino, a raccontare la sua recente esperienza in ospedale: «Ho purtroppo un trascorso di infertilità e aborti, pur avendo fortunatamente già avuto un bambino sei anni fa. Finalmente rimango incinta con un lungo percorso di PMA (Procreazione Medicalmente Assistita, ndr), ma per stare più tranquilli abbiamo deciso di fare tutti i controlli possibili, fra i quali sia il test del DNA (che fortunatamente ha dato esito negativo) che il test integrato, che normalmente si esegue durante la gravidanza. Purtroppo il test integrato ha dato un risultato molto alto di positività e abbiamo quindi deciso di approfondire con l'amniocentesi, anche su consiglio dei dottori. Sono di Torino, ma purtroppo lì non c'era più disponibilità a eseguirla nei tempi previsti per questo genere di test e sono stata prenotata dopo più di 10 giorni, quando sarei andata oltre l'età gestazionale massima. A quel punto il dottor Alessandro Messina (Medico specializzando in Ginecologia frequentante l'ospedale dell’AslBi, ndr) e la dottoressa Bianca Masturzo (Direttore Struttura Complessa Ostetricia e Ginecologia dell’AslBi, ndr), che avevo conosciuto per via del test del DNA, si sono subito mobilitati per sottopormi all’amniocentesi il prima possibile all'ospedale di Biella. Ho avuto modo di conoscere un ospedale pulito, bello e il personale gentilissimo! Che dire, ho trovato tanta professionalità, mi hanno seguita tantissimo nell'ultimo mese. Il dottor Messina è stato sempre pronto a rispondere ai miei messaggi e a darmi consigli. Due persone splendide, splendide davvero, che mi hanno fatta sentire a mio agio e finalmente in buone mani. Ricevere un abbraccio dalla dottoressa Masturzo in un momento così difficile mi ha riempito il cuore. Non so come ringraziarli. Grazie davvero».

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