La proposta di Filippo Regis: «Perché non fare Capodanno al Biella Forum?»

È il noto Dj biellese Filippo Regis a lanciare una proposta particolare per festeggiare l'anno nuovo. Ecco quanto scrive.

Quello che sarebbe stato l’ultimo capodanno prima della pandemia aveva lasciato i biellesi orfani della possibilità di salutare l’arrivo del nuovo anno in piazza perché il Comune aveva esaurito tutte le risorse economiche per le luminarie natalizie e le altre attività del Natale dimenticandosi di destinare il piccolo ma vitale contributo che aveva consentito a NightLife Project, di creare, produrre e organizzare il “Capodanno Fuori dal Comune” in Piazza Cisterna.
Il nome, che richiama la posizione del vecchio Comune che un tempo era appunto al Piazzo, fu un’idea di Mario Novaretti che con Ascom supportò il sottoscritto nella volontà di festeggiare, per la prima volta, l’arrivo del nuovo anno con un evento in piazza gratuito.
L’idea era quella di creare un appuntamento che fosse di tutti e non solo una semplice “discoteca all’aperto”; un’occasione di aggregazione della Città capace di catalizzare il pubblico più variegato e trasversale possibile.
Per questo fu inserita la musica live e un programma musicale, nei dj set di apertura e chiusura, che attraversassero tutta la storia della musica e in grado di farsi apprezzare da tutti.
Il risultato fu un successo capace di riversare in piazza Cisterna, nelle due edizioni del 2018 e 2019, oltre 3000 persone a data senza far registrare il benché minimo incidente e nonostante il freddo e le solite, immancabili, proteste di chi preferirebbe una città dormitorio ad una Biella viva. In mezzo c’è stata la pandemia e la sospensione di ogni attività di pubblico spettacolo che comportasse aggregazione ma ora che le restrizioni sono, fortunatamente, alle spalle si sente l’esigenza di tornare a vivere la normalità pur nell’attento rispetto di sè stessi e degli altri consapevoli che il Covid continua, seppur in modo minore e meno pericoloso, a rappresentare un’insidia.
«Per questo immaginavo di trovare, nel calendario delle attività natalizie, un appuntamento aggregativo di qualche natura che copiasse anche i nostri purché mirato al coinvolgimento di tutta la città ma a 22 giorni dal 31 dicembre (già tardissimo n.d.r.) nessuno è uscito con una comunicazione ufficiale che rappresenterebbe la prima, elementare azione che chiunque, in possesso di un minimo di cognizione professionale e che non sia un improvvisato, dovrebbe fare per progettare un evento che sia credibile ma soprattutto sostenibile dal punto di vista del riscontro di pubblico.
Ci siamo, quindi, ricordati dell’appello fatto dal vicesindaco Giacomo Moscarola che invitava chiunque avesse iniziativa all’utilizzo dei palazzetti (Palapaietta e Biella Forum) per attività che andassero anche oltre quelle sportive e ho inviato, questa mattina, formale domanda di concessione al Comune. Siamo consapevoli che è tardi e che occorre lavorare duro e velocemente ma sono certo che se c’è la volontà dell’Amministrazione pubblica di rendere più snella la parte burocratica, potremmo riuscire a festeggiare capodanno tutti insieme.
La scelta di farlo in una delle due strutture sportive rappresenterebbe, inoltre e a mio avviso, un vantaggio sotto più di un aspetto: in primo luogo nella richiesta dei permessi che, in piazza, comportano l’espletamento di tutta una serie di adempimenti (pensiamo all’impatto acustico, ai bagni chimici o ad altre prescrizioni tecniche) che in una struttura operativa e, ovviamente, a norma non si rendono necessarie con un notevole risparmio di tempo ed energie al quale va aggiunta la possibilità di svolgere la manifestazione in un posto al riparo dal freddo che è arrivato in questi giorni e che renderebbe, di fatto, proibitiva la partecipazione a quella fetta di cittadinanza meno giovane o maggiormente cagionevole vanificando il concetto di aggregazione che è alla base di ogni nostro evento.
A questo aggiungerei un aspetto etico da non sottovalutare e che riguarda la crisi energetica che ha investito il Paese: sarebbe profondamente irrispettoso dei sacrifici che si sono chiesti a tutti nel gestire il consumo di luce e riscaldamento delle proprie abitazioni utilizzare generatori a combustione e migliaia di watt necessari all’alimentazione delle attrezzature mobili e del palco.
Confidiamo, quindi, che il Comune accolga favorevolmente la nostra iniziativa e la nostra disponibilità aiutandoci per quanto è di sua competenza concedendoci l’utilizzo di una del- le due strutture in modo da poter organizzare un evento che veda la partecipazione di tutti, magari e perché no, fin dalla cena: abbiamo chiesto il supporto di Raggio Verde per questo aspetto che si è resa disponibile a valutare, in questi giorni, la fattibilità del servizio considerato i tempi ristrettissimi.

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