L’addio a Ivana Ramella “amica di tanti e professionista seria”
In Duomo a Biella i funerali del primo volto delle televisioni private in Italia: fondò Telebiella con il marito Peppo Sacchi
Una Biella distratta ha accompagnato Ivana Ramella nel suo ultimo viaggio terreno: in un Duomo pieno solo a metà i funerali si sono celebrati di fronte ai familiari più stretti del primo, storico volto delle televisioni libere nel lontano 1972, ma non di Peppo Sacchi, il marito al cui fianco ha recitato il ruolo di pioniera del mondo della comunicazione in Italia. L’uomo che ha avuto la forza con Telebiella di far cambiare le leggi vigenti dopo averle sfidate per rompere il monopolio della Rai è stato vinto dal dolore di fronte alla perdita della compagna di sempre e non ha partecipato alla cerimonia.
Ivana Ramella, 81 anni, si è spenta lunedì in ospedale per le conseguenze di un tumore al seno per il quale era in cura da anni, una malattia che ha rotto la consuetudine della telefonata per lo scambio degli auguri, «quasi una tradizione» come ha ricordato il vescovo Roberto Farinella nel messaggio alla famiglia letto da don Paolo Boffa Sandalina. «Non la ricordiamo solo con il suo amato Peppo come un’antesignana» ha detto nell’omelia don Massimo Minola, «ma ricordiamola nella sua dimensione umana e familiare: amava le cose giuste con un rigore ammirevole». Nel silenzio dei presenti, tra cui tanti colleghi dei media, i registi Beppe Anderi e Maurizio Pellegrini, la presidente del Fondo Edo Tempia Simona Tempia e il ministro Gilberto Pichetto, unico rappresentante delle istituzioni a portare un saluto, don Minola ha descritto Ivana Ramella come «una moglie, una mamma, un’amica di tanti, una professionista seria e intelligente». Dopo la cerimonia, il corteo funebre ha raggiunto il cimitero di Sala, il luogo in cui viveva con il marito e poco lontano dalla figlia Annalisa e dove il suo corpo riposerà.
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