L’alpinismo, bene immateriale dell’umanità. Unesco: quel filo rosso che lega Biella, creatività e montagna
A gennaio la spedizione del biellese Gian Luca Cavalli in Antartide con il Terzo Paradiso del maestro Pistoletto e il patrocinio del Cnr
La notizia è di mercoledì. L'alpinismo è stato nominato all'unanimità Patrimonio culturale immateriale dell'umanità in occasione della XIVª sessione del Comitato Intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell'Unesco, in corso di svolgimento a Bogotà (Colombia). Sono state Italia, Francia e Svizzera a presentare nel 2018 la candidatura per l'iscrizione nella lista dell'Intangible Cultural Heritage, evidenziando gli aspetti sociali e culturali della pratica alpinistica, nonché lo spirito internazionale che la contraddistingue da sempre. Un importante riconoscimento, dunque, per l'arte di scalare in maniera rispettosa dell'ambiente, ispirata da principi di solidarietà e libertà. Per l'Italia la candidatura è stata presentata dal Club alpino italiano, dal Collegio nazionale guide alpine italiane e dal Comune di Courmayeur. Questa nomina arriva a poche settimane dalla proclamazione di Biella come Città Creativa Unesco. Un filo rosso lega Biella all’alpinismo e al suo tessuto sociale così permeato di creatività che ha permesso a molti lanieri di eccellere. L’alpinismo in Italia è nato qui, con Quintino Sella, così come la fotografia di montagna con il nipote Vittorio. Sempre a Biella si sono poste le basi per l’impresa che nel 1954 avrebbe portato a scalare per la prima volta il K2 e biellese era Guido Machetto, l’anticipatore dello stile alpino nelle spedizioni extraeuropee. Ora l’ultimo epigono della scuola biellese di alpinismo, l’accademico del Cai Gian Luca Cavalli, si appresta a partire per una spedizione alpinistica e scientifica in Antartide. La spedizione, che avrà la missione di effettuare campionature per conto del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), è patrocinata dal Club alpino italiano, dalla sezione di Biella del Cai, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e dal Lanificio Botto Giuseppe. Cavalli, con altri due alpinisti, porterà nel “sesto continente” il “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto, logo di Biella Città Creativa, con grande entusiasmo del maestro. «Per il Biellese l'asticella dei traguardi raggiunti e da raggiungere sale, e per il Cai va benissimo. Alpinismo e Città Creativa sono già riconosciuti dell'Unesco, l'Antartide è una meta prestigiosa che Gian Luca Cavalli cercherà di raggiungere sopratutto come alpinista biellese. C'è ancora una vetta più ambiziosa da scalare: la consapevolezza dei biellesi di potercela fare» commenta Eugenio Zamperone, presidente del Cai Biella.
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