L’arte che illumina la vita e la fede:
l’invito di “Sia Luce”
La luce illumina ogni giorno il nostro cammino e la nostra vita: tra le stelle del cielo, tra gli astri e le comete, la luce del creato brilla il domani che verrà. “Sia Luce” è il titolo del progetto ideato da Irene Finiguerra nell’ottobre del 2019 con il fine ultimo di introdurre all’interno del Duomo di Biella le opere di artisti contemporanei.
In un’intervista esclusiva Finiguerra racconta la genesi e le prospettive future del progetto articolato tra esposizioni d’arte, conferenze e visite guidate.
“Sia Luce” quest’anno compie cinque anni. Come è nato e come si è sviluppato?
Il progetto nacque effettivamente nel 2019 ma l’idea scaturì nel 2013 momento in cui curai insieme a padre Andrea Dall’Asta, direttore della Galleria San Fedele di Milano, la mostra a Biella intitolata “Rinascere”. Nello specifico l’esposizione fu
interamente dedicata alla tematica sacra attraverso la presentazione di capolavori d’arte contemporanea e antica.
A distanza di anni sono stata contattata dalla parrocchia di Santo Stefano per l’ideazione di un progetto volto a valorizzare il patrimonio storico artistico del Duomo di Biella, fulcro della spiritualità della città e del suo territorio.
È un lavoro che coniuga arte e religiosità: in che modo l’arte contemporanea rendere omaggio alla religione?
La Chiesa un tempo fu la committente per eccellenza di gran
parte delle opere d’arte. Di conseguenza queste mirarono principalmente ad approfondire la tematica religiosa declinata in diverse forme: dalle pale d’altare alle icone, passando per gli oggetti di oreficeria.
Oggigiorno, invece, sono gli artisti a sentire l’esigenza di ideare dei capolavori vicini alle tematiche sacre e religiose.
Tale processo non è da intendersi perfettamente connesso alla sfera iconografica ma piuttosto all’importanza della fede religiosa, qualunque essa sia.
In quale luogo del Duomo sono collocate le opere?
Solitamente trovano spazio all’interno delle cappelle. Inoltre,
il visitatore può completare la visione delle medesime grazie
ad un pannello esplicativo posizionato a poca distanza dalle
opere: al suo interno forniamo alcune informazioni relative
all’opera e all’artista.
Subito dopo il 2019 il mondo è stato colpito dalla pandemia di covid. Come è proseguito il progetto?
Il progetto ha proseguito il suo normale ciclo espositivo senza
alcuna interruzione: le opere in Duomo non sono state disallestite e le conferenze sono continuate in modalità telematica.
Quali saranno i prossimi eventi in programma?
Domani alle 21:00 ospiteremo nella Sala convegni del Seminario la docente Emanuela Fogliadini, scrittrice del libro “La chiesa di Chora. L’ultimo tesoro di Bisanzio” (Ancora edizioni, 2023).
Durante la conferenza Fogliadini analizzerà l’evoluzione dei mosaici della Basilica di Chora a Istanbul, da qualche hanno convertita a moschea.
Questo incontro rientra nell’ambito dei convegni dedicati all’arte.
Parallelamente a ciò si dirama un ciclo di conferenze volte alla spiritualità e fra queste ricordo quella in cui analizzammo con esperti la figura di Maria Maddalena in chiave storica e laica.
Quando si svolgeranno, invece, le visite guidate?
Giovedì 7 novembre alle 15:30 è in programma un tour della
Cattedrale di Biella, organizzato in collaborazione con AMA Biella, Mente Locale, Associazione A.L.I.Ce. Biella odv.
Martedì 12 novembre, invece, alle 15:30 la visita sarà dedicata
alla cappella del Seminario Vescovile.
Ha in mente dei progetti per il futuro?
Sarebbe interessante creare un percorso culturale attraverso
l’uso di Qr code: grazie ad essi le persone avrebbero l’opportunità di leggere e conoscere la storia del Duomo.
Inoltre, mi piacerebbe coinvolgere maggiormente le scuole e i giovani, creando dei contenuti digitali come audio e video.
Tutto questo lascerebbe una testimonianza scritta e valorizzerebbe nel migliore dei modi il nostro straordinario patrimonio.
Per informazioni al pubblico è possibile telefonare al 392 5166749 oppure scrivere a [email protected]; www.bi-boxartspace.com.
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