L’Asl di Biella attiva l’Ambulatorio dei corretti stili di vita a favore dei propri dipendenti

Promuovere l’adozione consapevole di uno stile di vita sano e attivo in tutte le età, nella vita privata e nei luoghi di lavoro, in un’ottica di benessere personale e collettivo. Questo l’obiettivo dell’Ambulatorio dei corretti stili di vita, che l’Asl di Biella ha deciso di attivare a favore dei propri dipendenti i quali, se interessati, a partire dal 22 luglio potranno prenotare un appuntamento con gli specialisti della Medicina dello Sport e del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione per un counselling personalizzato professionale finalizzato a migliorare la salute e la qualità della vita, anche sul posto di lavoro, tramite attività fisica e alimentazione.

L’Ambulatorio dei corretti stili di vita
L’Ambulatorio dei corretti stili di vita è promosso dal Dipartimento di Prevenzione dell’AslBi grazie alle professionalità presenti presso Medicina dello Sport e SIAN e Dietologia ed è dedicato ai dipendenti dell’Azienda Sanitaria. Il progetto prevede la collaborazione della Struttura Semplice Medicina del Lavoro e, per quanto riguarda le attività che vedono il coinvolgimento diretto del personale afferente, della Struttura Complessa Direzione delle Professioni Sanitarie.
I responsabili del progetto sono Davide Susta e Milena Vettorello per la parte riguardante la Medicina dello Sport e Gianna Moggio per gli aspetti legati alla nutrizione. «L’idea si è concretizzata nell’ambito del welfare aziendale della nostra Asl in un’ottica totalmente preventiva – spiegano i promotori dell’iniziativa – Il supporto per i dipendenti concerne dieta e attività fisica, sport e nutrizione: un valore aggiunto per l’Azienda Sanitaria in questo particolare periodo storico».
«In base a un questionario compilato dai dipendenti poco prima della pandemia è emerso come tra questi vi fosse una diffusa consapevolezza dell’importanza della promozione dell’attività fisica negli ambienti di lavoro e, soprattutto, tra le persone non sufficientemente attive – dicono i responsabili del progetto – Investire in tal senso ha per l’Azienda diversi vantaggi: migliora la soddisfazione lavorativa, la qualità di vita sul luogo di lavoro e il senso di appartenenza, oltre a ridurre infortuni e costi sociali».
L’iniziativa rientra nel Piano nazionale della prevenzione 2020-2025, le cui azioni sono inserite a livello regionale nel programma 3 del piano della prevenzione “Luoghi di lavoro che promuovono salute”, secondo il modello Workplace Health Promotion (WHP) raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Il Piemonte è stato tra le prime Regioni italiane ad avviare esperienze di promozione della salute nei luoghi di lavoro, creando una rete di sviluppo in tal senso tra tutte le Aziende Sanitarie Locali, cui viene chiesto di mantenere nei propri territori almeno un progetto WHP, con particolare riferimento per i progetti rivolti ai dipendenti delle stesse.

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