Legambiente "Tavo Burat" e gli interventi sul verde pubblico

Il Circolo Biellese di Legambiente “Tavo Burat” nuovamente segnala e «deplora gli interventi sul verde pubblico condotti recentemente da alcune amministrazioni comunali» così inizia il comunicato con cui l'associazione parla del recente abbattimento di alberi in alcuni paesi del Biellese. La nota prosegue così: «Molti di questi interventi consistenti nel mero abbattimento di intere cortine alberate – una vera e propria tabula rasa - sono ingiustificati rispetto allo stato di salute delle alberature o alle situazioni  di rischio e pericolo per la incolumità alle persone». Poi Legambiente fa alcuni esempi.

OCCHIEPPO SUPERIORE
«E’ forse il caso più eclatante, l’abbattimento disposto dal Sindaco di Occhieppo superiore E. Ramella Pralungo dei cipressi di Lawson antistanti il cimitero del paese. Si poteva tranquillamente provvedere con la sola potatura delle chiome ammalorate giacché i rischi di incidenti per caduta rami in area scarsamente frequentata erano bassissimi. Il danno paesaggistico è evidentissimo. Sempre ad Occhieppo Superiore l’abbattimento di un giovane ed innocuo pino comune nel cortile della scuola, la cui sola colpa era di essere troppo vicino agli edifici e gli aghi resinosi a terra sporcavano i bambini».

BIELLA
«L’abbattimento disposto dal sindaco di Biella di parte del viale di Pini pinea in Chiavazza, piazza XXV Aprile (il viale della villa Vaglio Rubens), è altrettanto scandaloso. L’asimmetria dell’intervento (abbattuto il solo filare lato abitazioni) illustra che non sussistevano particolari problemi di stabilità o salute degli esemplari, come dimostra anche la documentazione dei tagli alla base. Non si è provveduto alla sola potatura di eventuali branche secche o destabilizzanti. Banalmente si sono accolti, adducendo problemi di sicurezza o alle pavimentazione dei marciapiedi sollevate, i desiderata dei frontisti:  maggiore luminosità alle abitazioni. Occorre ricordare che l’insediamento abitativo all'interno del parco villa Vaglio Rubens fu autorizzato con una sola importante prescrizione: la salvaguardia del viale alberato. Con questo sconsiderato abbattimento (non si è intervenuto su singolo e malato esemplare) si è capovolta la situazione, vengono tutelati gli interessi relativi all'intervento fondiario-edificatorio e non più le tutele paesaggistiche ed ambientali poste a prescrizione dell’intervento stesso. In questo caso anche l’eventuale rischio di danni a cose (automobili parcheggiate in ragione dell’insediamento abitativo) poteva essere sensibilmente contenuto con una serie di  idonee prescrizioni (dal divieto assoluto di parcheggio, dal divieto in caso di maltempo e vento, dalla sosta oraria in limitate fasce orarie, ecc). Si richiama ancora, sempre per il Comune di Biella, l’estrema inerzia nel disporre il dovuto ripristino dei luoghi per quanto concerne il viale del cimitero del Vandorno, ove furono abbattuti nel 2017, senza alcuna autorizzazione e in sito vincolato, ben 40 grandi alberi tra Picea abies e Cipressi di Lawson».

VIGLIANO BIELLESE
«Prosegue ininterrotta ed assolutamente ingiustificata (piante sane e nessun concreto problema di sicurezza) la furia demolitiva del sindaco di Vigliano Cristina Vezzoler. Gli interventi sono sempre dettati dallo stesso principio, gli alberi non devono ostacolare il parcheggio alle macchine od oscurare la vista alle residenze limitrofe. Così sono arrivati gli abbattimenti dei Pinus Pinea in via degli Alpini presso palestra e stadio comunale».

Legambiente traccia poi alcune conclusioni: «Il Circolo Biellese “Tavo Burat” deve constatare quanto sia scarsa la sensibilità e l’attenzione di gran parte delle pubbliche amministrazioni in tema di tutela delle alberate e del verde pubblico, ignorandone anche la funzione paesaggistica. Ed ancora sottolinea l’ipocrisia di molti sindaci (e non importa di quale colore) che in campagna elettorale o nelle affermazioni di principio si dichiarano attenti all’ambiente o al verde pubblico ma, nei fatti concreti, si sono adoperati nella direzione opposta».

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