«Legno e fibre incrociate: ecco i miei occhiali naturali»
Andrea Cavallari racconta la sua attività: produce a mano le montature, utilizzando materiali che tutelano salute e ambiente
Produrre montature di occhiali interamente a mano, utilizzando materiali naturali, avendo a cura la tutela della salute e dell’ambiente. È la storia di Andrea Cavallari, occhieppese che lavora nel suo laboratorio, da ormai sette anni, a Quaregna Cerreto. Un’oasi di qualità dove gli occhiali sono modellati in base alle forme organiche del viso e concepiti sulla base del legno e di fibre incrociate. Arrivata la certificazione CE, Cavallari pensa già al prossimo progetto non prima di aver parlato della nascita di un prodotto sempre più curato nei minimi dettagli.
«Tutto è nato come una sfida – spiega – per provare ad indossare una montatura naturale. I primi prototipi ci hanno dato dei buoni risultati e così ho deciso di proseguire con la mia passione». D’altronde la manualità a casa Cavallari non manca: dal nonno carrettiere al papà falegname fino alla produzione di un oggetto che deve andare di pari passo con il tempo e la moda del momento. «Oggi c’è mio figlio Daniele ad aiutarmi quando ha un po’ di tempo libero – confida – vedo che gli piace partecipare ai mercatini o ad eventi in cui presentiamo ciò che costruisco in laboratorio. Per certi tipi di montature mi occorrono circa 4-5 ore ma se c’è solo del legno da lavorare allora il tempo scende a circa un’ora e mezza. Saremo al Borgo di Babbo Natale a Candelo mentre in passato ho avuto la fortuna di portare alcuni miei lavori ad un evento durante il Festival di Sanremo nel 2019. Abbiamo avuto madrine d’eccezione come Valeria Marini, Nadia Bengala e Alba Parietti».
L’originalità è un marchio di fabbrica di Cavallari, grazie a linee di modelli a intarsio su base lignea arricchite da rivestimenti esterni in madreperla e pietra di finissimo spessore. E ogni singolo pezzo è esclusivo perché nessun altro mostrerà mai una identica venatura del legno o dello stesso motivo decorativo. La sostenibilità ecologica, inoltre, è ottenuta dalla gestione sostenibile del bosco. Niente ’usa e getta’ quindi: «Le facciamo per farle durare a lungo. E perché al termine del ciclo di vita siano assimilati senza inquinare gli ecosistemi che li hanno generati».
Il prossimo progetto è ancora più prestigioso: «Ci vorranno anni – conclude Cavallari – ma vorrei occuparmi di scarpe da costruire interamente in legno. Ovviamente naturali e sostenibili al 100%».
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