Lettere all'ospedale: «Grazie al dottor Somaglino, ha a cuore la persona». E a Susanna Gremmo «empatica e gentile»

In questi giorni sono arrivate due lettere di ringraziamento per le cure ricevute all’ospedale di Biella. Ecco la prima, firmata Roberto R.
In un momento non facile per il periodo che stiamo attraversando, la professionalità, la disponibilità, l'umanità, la comprensione è sempre più rara specie in quei settori dove dovrebbero esserlo ancora di più. Un medico a parer mio deve per prima cosa sapere ciò che fa esprimendo comunque fiducia al paziente. Deve avere umanità e empatia, deve dimostrare di avere a cuore la persona oltre al paziente, instaurare un rapporto quasi alla pari. Umanità e sensibilità devono primeggiare sopra ogni cosa. Parole che sembrano quasi impossibili da pronunciare perché purtroppo in tanti casi non esistono affatto. Ma per fortuna non è sempre così. Tante di queste qualità le ho trovate nel dottor Carlo Somaglino, medico che ho la fortuna di conoscere da molti anni, che il nostro ospedale di Biella ha la fortuna di avere come chirurgo e che in queste righe voglio pubblicamente ringraziare.

Questa la seconda lettera firmata da un lettore.
In occasione di un prelievo di sangue sono stato seguito dalla signora Susanna Gremmo, che, a parte l'estrema, delicatezza nella procedura, ha dimostrato un'empatia e una gentilezza di modi veramente lodevoli. È difficile per chi compie un lavoro a contatto con un’utenza “variegata” mantenere una tale professionalità e buona disposizione. In generale comunque ho notato che cominciando da volontario all'ingresso fino personale amministrativo, in ospedale si respirava un'aria distensione che spesso non è ricambiata dall'utenza.

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