Attualità
Martedì 26 Novembre 2024
L’impegno della Regione contro la violenza sulle donne
In occasione della giornata internazionale palazzo Lascaris fa il punto sulle attività svolte a tutela e protezione delle vittime
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne la Regione Piemonte ribadisce il suo impegno a sostegno delle donne vittime di tutte le forme di violenza avvalendosi di una rete composta da 21 centri antiviolenza, oltre 80 sportelli e 13 case rifugio. Nel 2023 questi centri hanno accolto e supportato 3.912 donne, sole o con figli, registrando un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente, a cui è corrisposto dal 2021 al 2023 un incremento di risorse di 790.000 euro (+29,72%). Un dato che evidenzia la crescente consapevolezza rispetto agli strumenti di aiuto disponibili, ma anche la persistenza di una problematica sociale che richiede un impegno costante.
Per garantire un sistema efficace e inclusivo, tra fondi propri e statali la Regione ha stanziato per il 2024 3.340.000 euro, di cui 1,95 milioni destinati al sostegno di centri antiviolenza e case rifugio, inclusi i servizi di accoglienza d’emergenza e di secondo livello; 1,09 milioni per progetti specifici quali percorsi di reinserimento lavorativo, sostegno abitativo, sensibilizzazione e formazione nelle scuole, educazione finanziaria; 293.400 euro per finanziare i Centri per Uomini Autori di Violenza, con l’obiettivo di prevenire comportamenti violenti e lavorare sul cambiamento culturale. Sono stati attivati anche 15 corsi di educazione affettiva che coinvolgono 1.500 ragazzi e oltre 70 classi in tutto il Piemonte. Tra le azioni innovative l’introduzione della App Dalia per le donne, sviluppata per facilitare l’accesso ai servizi antiviolenza attraverso la geolocalizzazione e per offrire informazioni utili alle donne in cerca di aiuto.
Come sottolinea il presidente Alberto Cirio «l’impegno per diffondere la cultura del rispetto dobbiamo metterlo in campo tutti i giorni. Anche per questo la Regione finanzia i centri antiviolenza e le case rifugio, dove le donne possono essere ospitate insieme ai loro bambini, i progetti nelle scuole e quelli per il reinserimento lavorativo per supportare le donne nel momento in cui hanno bisogno e per aiutarle a ricostruire la propria vita».
«Dietro a ogni violenza contro le donne si nasconde il fallimento di una comunità» rileva l’assessore regionale alle Pari Opportunità Marina Chiarelli. «Questo tipo di violenza non riguarda soltanto le forze dell’ordine in quanto fenomeno di ordine pubblico, ma chiama in causa ciascuno di noi come persone e come istituzioni. Delegare esclusivamente all’autorità di pubblica sicurezza il compito di combattere questa battaglia significa abdicare alla nostra responsabilità personale, alla responsabilità delle famiglie, una responsabilità che è invece il fondamento di una società matura e civile».
Il Piemonte dispone di una rete regionale capillare capace di abbracciare tutte le province e metterle in collegamento. Alessandria ospita due importanti realtà gestite da Me.Dea onlus con sedi operative a Casale Monferrato (via Magnocavallo 11) e Alessandria (via Palermo 33), impegnate nella tutela e nell’accompagnamento delle vittime. Asti vede la presenza del Comitato locale della Croce Rossa Italiana, situato in via Foscolo 7, un punto di riferimento per il territorio. Biella è servita dal consorzio intercomunale servizi socio-assistenziali Biellese orientale Cissabo, situato a Cossato (via Caraccio 4) e che offre servizi di ascolto e supporto. Cuneo vanta un’ampia rete di sostegno che include l’Associazione Futuro Donna a Ceva (Località San Bernardino, via Case Roesse 1), il Comune di Bra e quelli associati (Via Gianolio 22), e il Consorzio socio-assistenziale del Cuneese (Via Rocca de’ Baldi 7). Novara dispone del supporto del Comune di Novara (via Bottini 8), di Irene Impresa Sociale a Borgomanero (via Arona 12) e dell’associazione Uscire dal Silenzio Odv operante anche nei territori limitrofi. Torino si distingue per una rete consolidata che include il Telefono Rosa (via Assietta 13/A), Punto a Capo a Chivasso (vicolo Cavalcavia 11), e diversi centri come Emma Onlus (via Passalacqua 6b), Mirafiori a Chieri (via Vittorio Emanuele II 1) e Svolta Donna Odv a Pinerolo (stradale Fenestrelle 1). Vercelli garantisce il supporto attraverso il Comune di Vercelli (via F.lli Garrone 12) e il Cisas-consorzio intercomunale a Santhià (via De Amicis 45). Il Verbano Cusio Ossola si affida al consorzio Ciss Ossola, che opera a Domodossola (via Mizzoccola 28).
Tra le azioni della Regione figura anche il patrocinio delle donne vittima di violenza e maltrattamenti, che dal 2020 al 2024 ha registrato un progressivo aumento delle domande di accesso, passando da 176 nel 2020 a un picco di 270 nel 2022, con una lieve flessione a 259 nel 2023 e 160 richieste già pervenute al 31 luglio 2024. Le domande di liquidazione accolte sono state 200 nel 2022 e 122 nel 2023 per un totale di 431.000 euro erogati. Nei primi sette mesi di quest’anno le liquidazioni già effettuate sono state 128 per un ammontare complessivo di 367.200 euro.
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