Linee guida scuole: confronto tra Comune di Biella e dirigenza scolastica per la riapertura
Per l’adeguamento di spazi e aule didattiche in arrivo i primi 160 mila euro dal Miur
A seguito della pubblicazione da parte del ministero dell’Istruzione delle linee guida per la riapertura in sicurezza delle scuole il prossimo 14 settembre, l’assessorato all’Istruzione della Città di Biella guidato da Gabriella Bessone e i dirigenti dei tre comprensivi didattici del capoluogo hanno aperto un tavolo di confronto per analizzare tutte le azioni necessarie per la messa a norma dei vari istituti scolastici.
Durante la scorsa settimana il tavolo si è soffermato in particolare sul tema della capienza aule ed è stata assunta una prima iniziativa. Il Comune lo scorso venerdì (3 luglio) ha chiuso l’iter burocratico per l’accesso ai fondi strutturali Europei Pon che garantiranno l’arrivo al Comune di Biella di un importo complessivo di 160 mila euro. Secondo la prima analisi svolta tra assessorato e dirigenti scolastici questi fondi serviranno per ampliare o trasformare le mense in nuove aule, per l’acquisto di nuovi arredi integrativi per le misure post-Covid e per coprire i costi che si renderanno necessari per pulizie e traslochi (a breve il Comune pubblicherà una manifestazione di interesse rivolta agli operatori del settore).
Oltre alle prime indicazioni di ampliamento aule, attraverso l’utilizzo di mense e in alcuni casi di biblioteche, laboratori e aule di informatica, l’ufficio tecnico del Comune effettuerà in accordo con i dirigenti scolastici una serie di sopralluoghi per avere un quadro preciso della logistica e dei lavori da svolgere, proprio in evoluzione delle nuove disposizioni che si susseguiranno in vista della riapertura. A tal proposito, in caso di “sdoppiamento” aule, se si renderà necessario non è escluso che il Comune possa trovare ulteriori classi in altri edifici della città esterni agli attuali plessi scolastici.
Al momento i plessi facenti parte dell’istituto comprensivo Biella 2 e in particolare le scuole di Chiavazza risultano quelle con le maggiori criticità e si dovrà valutare se l’ampliamento di locali mense e aule di laboratorio saranno sufficienti e garantire le necessità in tema di adeguamento spazi.
C’è nel frattempo un aggiornamento in arrivo anche in tema di edilizia scolastica. Per l’istituto comprensivo San Francesco, e nel dettaglio per la scuola secondaria Gromo Cridis, l’amministrazione investirà ulteriori 100 mila euro rispetto ai lavori già preventivati e avviati per 600 mila euro. Nell’avanzamento del cantiere si sono resi indispensabili per la sicurezza il rifacimento delle controsoffittature di corridoi, vano scale e atrio principale, oltre che l’adeguamento degli spazi annunciati che saranno destinati per la nuova sede amministrativa e segreteria del C.P.I.A. di Biella e Vercelli (Centro provinciale di istruzione degli Adulti).
Spiega l’assessore all’Istruzione Gabriella Bessone: «Come per i centri estivi, anche per la riapertura delle scuole ci troviamo a fare i conti con una lotta contro il tempo. Ma arriveremo pronti per l’apertura del 14 settembre. Negli scorsi giorni abbiamo convocato i dirigenti scolastici per fare il punto della situazione e per avviare la procedura utile all’accesso ai fondi ministeriali. Con i dirigenti c’è un dialogo continuo e ci troveremo nuovamente nei prossimi giorni: stiamo monitorando, anche attraverso la collaborazione dell’ufficio tecnico del Comune, tutti i lavori necessari per gli ampliamenti, a partire dalle mense, laboratori e aule informatiche. Ma se sarà necessario non è escluso che faremo ausilio anche di altri edifici in città oggi non inseriti nel panorama dei plessi scolastici: è prematuro parlare di sedi aggiuntive ma l’amministrazione sta già monitorando possibili soluzioni». Aggiunge l’assessore: «Tutto ciò si inserisce nel contesto di un’edilizia scolastica che vede quattro cantieri aperti in contemporanea, con continue novità: ad esempio proprio domani ci incontreremo con la direzione lavori della Gromo Cridis per la necessità di un intervento aggiuntivo da 100 mila euro».
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