L’Informagiovani spicca in Piemonte

Il Comune ha ricevuto dalla Regione un contributo di 47mila euro per la riqualificazione dei servizi informativi

Brilla l’Informagiovani cossatese nel contesto del Piemonte: è di questi giorni la notizia che lo sportello di Villa Ranzoni ha ottenuto un contributo di 46.700 euro nell’ambito di un bando regionale che prevede la riqualificazione dei servizi di informazione.

Si tratta di una somma più elevata rispetto a quella che era stata richiesta, come spiega l’assessore alle politiche giovanili Sonia Borin: «Abbiamo partecipato al bando questa estate, presentando una richiesta di 20mila euro. La finalità è molto interessante: la Regione propone una mappatura degli Informagiovani piemontesi e l’implementazione degli sportelli regionali. L’ultimo screening era stato fatto almeno 10 anni fa. Obiettivo del bando è anche l’ottimizzazione dei servizi, a cui si aggiunge la predisposizione da parte della Regione di nuove linee guida con l’obiettivo di standardizzare i servizi. A Cossato offriamo già molto: dall’orientamento, alla ricerca di lavoro, a molte proposte culturali e di studio. Ma è molto interessante la possibilità che la Regione ci offre di partecipare a una serie di tavoli di lavoro che ci consentirà di esprimere le nuove necessità che si presentano e prevedere la possibilità di ricevere nuovi finanziamenti per implementare i cambiamenti che auspichiamo».

Il progetto presentato in Regione è stato curato da Antonella Iacono, referente dello sportello, che con Borin spiega: «Abbiamo scelto un partner del territorio, individuando in Sonoria la realtà senz’altro più attiva a Cossato nel coinvolgimento dei giovani in attività culturali e musicali».

Il progetto è quindi stato presentato richiedendo la cifra minima prevista, 20mila euro. «Poi la somma erogata è stata definita in base al numero di ore di lavoro e al personale coinvolto» ha spiegato l’assessore Borin. «I 46.700 euro serviranno per coprire le spese di tutte le attività che coinvolgeranno il personale attivo all’Informagiovani, dalla partecipazione ai tavoli di confronto ai corsi di formazione, fino alle azioni finalizzate alla mappatura degli sportelli piemontesi. È previsto circa un anno di lavoro. Siamo molto contenti di questo risultato» commenta Borin «anche perché lo sportello cossatese è l’unico nel Biellese ad aver ottenuto questo contributo. La carenza di risorse disponibili» dice ancora l’assessore «ci ha portati a esplorare tutte le possibili opportunità offerte dai bandi».

Ad oggi le persone impiegate nel servizio Informagiovani sono tre, a cui si aggiunge l’impegno dei due giovani che svolgono il servizio civile nazionale.

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