Lo storico Rolando Sport ha chiuso,
ma il titolare Giansilvio resta in pista

Con la fine di giugno è terminata l’attività commerciale di famiglia, ma prosegue l’impegno dello storico insegnante, allenatore e atleta che con Gustav Thöni ha vissuto l’epoca della Valanga Azzurra

È una storia che merita di essere raccontata quella di Giansilvio Rolando, storico titolare del negozio di articoli sportivi a Bielmonte. Con la fine di giugno è terminata l’attività commerciale iniziata 67 anni fa da suo padre, diventata negli anni un punto di riferimento per la stazione sciistica biellese.

La chiusura dello storico negozio è l’occasione per raccontare l’intensa attività della famiglia Rolando nel mondo dello sport: Giansilvio, 76 anni, ha dedicato - e il suo impegno è tutt’altro che cessato - molte energie all’insegnamento e alla promozione degli sport invernali.

Non ne parla volentieri, schivo come ogni uomo più dedito al fare che al racconto di sé, ma il nome di Giansilvio Rolando è molto noto: ha fatto parte della stagione d’oro dello sci, perché è stato atleta ai tempi epici della Valanga Azzurra di Gustav Thöni. È stato insegnante di educazione fisica nelle scuole medie e negli istituti superiori, e ancora oggi è maestro di sci e allenatore federale, impegnato in progetti regionali di promozione sportiva tra i giovani.

«Con la chiusura del noleggio si è conclusa una stagione iniziata con mio padre» dice Giansilvio «ma il commercio non è mai stato la mia attività principale. Io mi sono sempre sentito più di tutto un insegnante». Difficile dargli torto, se si considera che con 25 anni, nel 1973, ha iniziato a insegnare ginnastica a scuola, attività che ha proseguito fino al 1993.

Prima, tra il 1968 e il 1971, è stato un atleta azzurro: «Una bella esperienza» dice, ricordando gli anni in cui ha gareggiato tra i grandi dello sci, ottenendo lui stesso ottimi risultati. In quel periodo in cui il nome di Giansilvio Rolando era legato alla Valanga Azzurra, lui non è soltanto un giovane atleta, ma si impegna anche nello studio, e all’inizio degli anni Settanta si laurea all’Isef di Torino.

Comincia così la sua attività di insegnante a scuola e parallelamente, sulla neve, diventa maestro di sci e poi allenatore. «L’insegnamento è ciò in cui mi realizzo: così è stato a scuola e altrettanto con i giovani e gli atleti». Tra i più bravi sportivi di cui è stato allenatore ci sono anche i suoi figli, Francesco e Riccardo. Tutti e due hanno confermato il talento del padre sugli sci, in particolare Riccardo, che tra il 1994 e il 2000 ha fatto parte anche lui della squadra nazionale, diventando l’atleta simbolo del Biellese in Coppa del Mondo.

La carriera di Giansilvio intanto prosegue a gonfie vele: diventa direttore del centro Fisi nazionale (Federazione Italiana Sport Invernale). «Era un centro giovanile che riuniva tutti gli sci club della zona di Biella e Vercelli. Sono stati portati avanti progetti importanti, come le attività di allenamento estivo». Non ultimo, Rolando è autore di un interessante progetto di avvicinamento allo sci realizzato con la Regione Piemonte: «È il progetto educativo C, denominato Pes, rivolto a tutte le scuole della regione, che coinvolge le stazioni sciistiche piemontesi. Negli anni 2004-2005 abbiamo portato sulla neve 12mila studenti piemontesi».

Oggi Giansilvio Rolando prosegue la sua collaborazione con la Regione e il Cus Torino (il braccio sportivo dell’Università e del Politecnico), ed è responsabile del progetto per il centro sciistico di Bielmonte, che riguarda anche le stagioni in cui non c’è neve. E se oggi la stazione ha un futuro brillante, è merito senz’altro della lungimiranza della famiglia Zegna, impegnata a rendere Bielmonte un centro agonistico internazionale. Ma va riconosciuto un ruolo importante anche allo zelo di insegnanti, come Rolando, appassionati del loro lavoro, che hanno sempre creduto nel valore dello sport e nella sua diffusione.

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