L'onorevole Delmastro (Fdi) in “tour” sul territorio per dare voce ai commercianti: «Accusati ingiustamente di essere untori e continuamente penalizzati a colpi di decreto»

Sabato 1° maggio si preannuncia una giornata intensa per l’onorevole Andrea Delmastro di Fratelli d’Italia che ha organizzato un vero e proprio tour sul territorio biellese per incontrare commercianti e partite iva partendo dalla città di Biella per poi andare a Candelo, Cossato, Cerrione, Gaglianico, Mongrando, Ponderano, Rosazza, Sandigliano, Valdilana.
In ogni località il deputato visiterà le attività chiuse ed interloquirà con questi lavoratori, dimenticati dal Governo e dalla sinistra, documentando con un video la visita.
«Facile prevedere che un'orgia di retorica, frasi fatte, luoghi comuni, ingolferà mediaticamente il Primo Maggio - ha commentato il parlamentare biellese – ma non c’è proprio nulla da festeggiare e domani sarà una giornata di lutto perché questo Governo ha chiuso per decreto intere filiere produttive, prive di qualsivoglia paracadute sociale.
I “ristori”, tardivi, irrisori e spesso vergognosamente inferiori al reddito di cittadinanza, non hanno neanche coperto le spese fisse, inginocchiando chi sino a ieri ha letteralmente costituito l’ossatura no ti economica e occupazionale dello Stato.
Gli Imprenditori chiusi per decreto non sanno più come arrivare alla fine del mese né quali saranno le sorti dei loro dipendenti».
L’obiettivo del tour è quello di dare voce al territorio e a tutti coloro a cui è stato negato il diritto al lavoro a colpi di decreto.
«Gli irresponsabili stanno al Governo: i monatti o gli untori non sono i ristoratori o tutti quei commercianti che già da tempo si sono adeguati ai protocolli di sicurezza, ma coloro che, al governo, da più di un anno dalla insorgenza della pandemia non sono ancora riusciti ad organizzare scuola, trasporti e sanità a dimensione di pandemia.
Il nostro tessuto commerciale è rappresentato da tutte quelle attività che respirano di storie di donne, di uomini e di famiglie che da anni portano avanti il proprio lavoro con passione e coraggio e che ora non vedono più una luce in fondo al tunnel.
Per superare la pandemia e consentire all’economia di ripartire non si può pensare di mantenere questa linea chiusurista, più ideologica che scientifica; com’è inutile un coprifuoco, di dubbia legittimità costituzionale, poiché viola inutilmente la libertà di circolazione dei cittadini a meno che – conclude Delmastro - non esista per davvero la variante “vampiro” che aggredisce dalle 22 in avanti e non ce l’ hanno ancora detto.
Per oltrepassare la pandemia è necessario che il Governo intervenga su trasporti, scuole e sanità domiciliare, aprendo le attività produttive chiuse, tutte e subito: bisogna archiviare l’epoca dei lunari e marziani codici ateco per chiudere e inaugurare quella dei protocolli di sicurezza per aprire appunto in sicurezza. Basta con la narrazione criminale ed immorale di Speranza, l’uomo i cui neuroni concepiscono soltanto le chiusure come strategia per affrontare la pandemia, per cui gli untori sarebbero i ristoratori, scaricando sull’economia reale, colpe e manchevolezze del Governo e del suo dicastero».
«Daremo voce a chi ha sempre sostenuto le finanze italiane ed ora, nel momento del bisogno, è stato prima chiuso e poi abbandonato, daremo voce al ceto medio impoverito e provo di paracadute sociale, daremo voce a quell’Italia migliore che non chiede sussidi, ma solo di poter lavorare».

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