Mongrando, bufera in consiglio comunale. La minoranza chiede a Filoni di dimettersi

IL SINDACO RISPONDE: «NON PRENDO LEZIONI DA UN ESPONENTE DI FRATELLI D'ITALIA»

È bufera in consiglio comunale a Mongrando: nella seduta di lunedì infatti la minoranza ha chiesto le dimissioni del sindaco Antonio Filoni.
Il motivo? La mancata partecipazione del comune a bandi per ottenere contributi destinati alla riqualificazione delle aree con dissesto idrogeologico.

Spiega il capo gruppo Giulio Gazzola, in minoranza con Simona Coda, Carlo Negro e Franco Squillace: «La situazione del borgo di San Lorenzo è critica, come dimostrano le numerose frane avvenute negli ultimi anni. Il geologo Giuseppe Quaglino, interpellato dal comune per monitorare l'area, ha proposto di realizzare pozzi con sistema "odex", in grado di captare l'acqua e convogliarla nelle fognature, riducendo e controllando il livello presente nelle falde che si trovano sotto il Borgo. È un'operazione dai costi elevati, non sostenibili dal comune con le sole sue forze. Il sindaco ha risposto alle nostre domande spiegando in un primo momento di non aver presentato alcuna domanda, in assenza dei requisiti necessari per accedere ai bandi previsti per le opere prevenzione dei dissesti idrogeologici. Per l'ennesima volta la maggioranza ha dimostrando assoluta inadeguatezza, poiché con il DPCM 28 maggio 2015 è stato istituito un fondo proprio per la prevenzione di questi eventi. In questo modo abbiamo perso milioni di euro di contributi, che avremmo potuto utilizzare per iniziare le opere di adeguamento e prevenzione».

Filoni ha risposto così a Gazzola: «Prima di tutto non accetto lezioni da un esponente di Fratelli d'Italia, che mente sapendo di farlo, poiché la nostra amministrazione sta lavorando da anni sulla prevenzione dei rischi da dissesto nel Borgo di San Lorenzo. La zona interessata dall'ultima frana è uno stradino pubblico che ha un valore storico ed è percorribile solo a piedi: un tempo veniva chiamato "la Cerchia", poiché era un anello che girava intorno al Borgo. La maggior parte dei danni però si è verificata in un'area privata: già nel 2014 all'inizio del nostro mandato effettuammo un sopralluogo con la Regione, durante il quale ci venne spiegato come sia difficile ottenere contributi per un'area privata.
Nel frattempo non siamo stati certo con le mani in mano, chiedendo e ottenendo altri finanziamenti per sistemare a esempio parte della strada in frazione Granero. Non ci siamo certo dimenticati di San Lorenzo, tanto che due anni fa abbiamo incaricato il geologo Quaglino per trovare una soluzione che ci permettesse di ridurre i rischi».

La minoranza, non convinta, incalza il sindaco: «Siamo convinti che quella dell'amministrazione sia stata una mancanza grave. Perciò chiediamo le dimissioni della giunta, che ha dimostrato di non avere le competenze per gestire un'emergenza di tale portata. Mongrando non merita questo trattamento, né di perdere altre occasioni per l'incompetenza di chi governa il paese».

Infine il consigliere Gazzola ha spiegato: “Durante Il consiglio Filoni si è rimangiato quanto risposto al nostro primo quesito, affermando di aver presentato una domanda, che però non era stata accolta. Come già sapevamo da un precedente accesso agli atti e come abbiamo verificato nuovamente dopo il consiglio, si tratta di un'affermazione falsa, che aggrava ancora di più la posizione del primo cittadino e mostra ancora più chiaramente la sua inadeguatezza al ruolo che ricopre: mentire al consiglio è un atto gravissimo e intollerabile, poiché è un'enorme mancanza di rispetto non solo nei confronti di noi consiglieri, ma soprattutto verso i cittadini che erano presenti e tutta la cittadinanza che rappresentiamo”.

Filoni ha parlato anche del problema "roggia": «È certamente una delle cause del dissesto e, nonostante sia costantemente monitorata, necessita di una riqualificazione. È già pronto un progetto definitivo per la sistemazione del tratto che passa sulla Settimo Vittone. Ma non ci fermeremo a questo progetto, anche se pensare di rifarla tutta (è lunga circa otto chilometri, ndr) è utopia».

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