Museo del Territorio: pronti 60 mila euro per il restauro di opere d’arte e reperti
Il “tesoretto” dai risparmi di eventi e manifestazioni sospesi per via del Coronavirus
Dal dipinto San Fabiano di Marco Cardisco alle monete civiche donate da Corradino Sella. Grazie a un “tesoretto” di 60 mila euro destinato alla cultura il Comune di Biella riuscirà, per la prima volta dalla nascita del nuovo Museo del Territorio, ad avviare un’imponente restauro di alcune opere preziose rimaste relegate nei magazzini del Chiostro. Il provvedimento è contenuto all’interno di una delibera approvata nell’ultima seduta dalla giunta Corradino. Il “tesoretto” è stato ricavato da alcune somme risparmiate da iniziative ed eventi natalizi che non si sono potuti svolgere a causa del diffondersi del Coronavirus. La giunta ha deciso di utilizzare i risparmi dedicandoli alla cultura, un settore che ha pagato a carissimo prezzo la pandemia in corso, basti pensare allo stop completo degli ingressi dei visitatori al museo stesso. «La cultura sarà un punto di ripartenza per lasciarci alle spalle questo difficile periodo», ha ribadito in più occasioni il sindaco Claudio Corradino.
Si riesce così ad avviare un’azione di restauro attesa da tempo e che consentirà anche di aiutare l’economica locale, con il coinvolgimento per i vari lavori di restauratori e artigiani. In questa trance sono previsti i seguenti interventi di recupero artistico: dipinto San Fabiano (o San Gregorio) di Marco Candisco, l’opera San Gerolamo (Pittore di scuola piemontese), un centinaio di opere degli Anni 30 della collezione Piero Bora, tre modelli in gesso di Franceschino Barbera “Sandrun”, 200 monete civiche donate da Corradino Sella, collezione Canepa del periodo precolombiano. Inoltre verrà svolta un’analisi dello stato conservativo e la schedatura dei dipinti esposti presso il Museo del Territorio.
Spiega il sindaco Claudio Corradino: «Nessuno prima aveva mai messo mano a questo tesoro e noi riteniamo che sia importante investire delle risorse destinandole alle cultura, che come ho ribadito più volte ci farà ripartire per un futuro migliore. Inoltre la cultura in questo periodo di lockdown ha pagato un prezzo salatissimo. Perciò grazie a un tesoretto ricavato da alcuni risparmi potremo restaurare alcuni gioielli che sono conservati nei nostri depositi e che potranno così tornare alla luce».
Massimiliano Gaggino, assessore alla Cultura del Comune di Biella spiega: «Quando cammino nel nostro deposito ho la sensazione di essere circondato da una bellezza sprecata, da opere d’arte o reperti che fremono per tornare alla luce, che attendono con trepidazione il momento di poter di nuovo interagire con il proprio pubblico. È per questa ragione che ho proposto di dedicare alcuni fondi destinati al mio assessorato e risparmiati dagli eventi che quest’anno non possono essere fatti chiedendo alle dottoresse Alessandra Montanera e Angela Deodato un piano di restauro. Colgo l’occasione per ringraziarle dell’ottimo lavoro svolto e grazie a questa operazione potremo far rinascere alcuni pezzi del nostro patrimonio, perché la cultura è sempre stata un pilastro della nostra società e così deve continuare ad essere, più forte che mai, nonostante questo particolare momento. Sono lieto di questa iniziativa anche per un’altra ragione: perché avremo modo di affidare questi restauri a professionisti locali o comunque piemontesi, sempre nell’ottica di dare un aiuto concreto a chi di cultura vive».
Il Conservatore archeologo della Sezione Archeologica, dottoressa Angela Deodato asserisce: «Per la prima volta un grande impegno da parte della Città di Biella nel restaurare dei reperti conservati in Museo, di proprietà civica, che attendono da tempo di essere riportati all’antica bellezza. Per quanto riguarda la Sezione Archeologica, la scelta è caduta sul completamento del restauro della Collezione Precolombiana, in particolare su un’importantissima statua azteca e su alcuni reperti metallici di eccezionale valore. Il secondo intervento archeologico, invece, è destinato al Monetiere Civico, che risale a Corradino Sella, con un restauro di oltre 200 monete in bronzo e argento molto rare e preziose. Interventi che permetteranno di portare all’antico splendore i reperti e valorizzare sempre più le Collezioni Civiche».
Il conservatore storico dell’arte della Sezione Storico-Artistica, dottoressa Alessandra Montanera dichiara: «Restaurare il proprio patrimonio per un Museo è sempre un'occasione dalle molteplici sfaccettature. Un intervento di restauro ridà vita a un'opera e diviene momento di studio e di valorizzazione della stessa. Gli interventi finanziati dal Museo del Territorio Biellese saranno certamente preziosi per restituire al proprio pubblico opere e collezioni poco note e da molto tempo non più esposte. Nell'ambito del patrimonio storico-artistico si interverrà su una tela seicentesca raffigurante San Gerolamo proveniente dall'antica collezione del Cav. Giuseppe Masserano e sulla preziosa opera attribuita a Marco Cardisco di primo Cinquecento, ancora conservata presso la Basilica di San Sebastiano. Si interverrà inoltre sui tre gessi di Sandrun recentemente donati e sull'intera collezione di dipinti di Piero Bora, di cui il prossimo anno ricorre l'ottantesimo anniversario della morte».
© RIPRODUZIONE RISERVATA