Negozi del centro in lutto per Michela Gianuzzo

Storico volto di Sergent Major in via Italia: i commercianti hanno aperto un’ora dopo per partecipare ai funerali

Le vetrine del centro storico di Biella erano punteggiate di cartelli nel primo pomeriggio di mercoledì 22 gennaio, qualcuno scritto a penna, qualcuno stampato in casa all’ultimo momento: “Oggi apertura ore 16” dicevano, cioè in ritardo di un’ora. La ragione era dolorosa: partecipare a un funerale in Duomo. C’è stato chi ha aggiunto, a penna, un “ciao Micky”. Micky, ovvero Michela Gianuzzo, uno dei volti del commercio nel cuore di Biella: aveva 56 anni, molti dei quali trascorsi dietro il bancone di Sergent Major, il negozio di abbigliamento per bambini all’angolo tra via Italia e via Marconi dove, con le luci spente e le saracinesche abbassate, è rimasto appeso il suo manifesto funebre. Alle 15, in Cattedrale, l’ultimo saluto.

La notizia della sua scomparsa si è diffusa rapidamente di vetrina in vetrina e molte sono state le reazioni e i pensieri carichi di commozione. «Un abbraccio anche a tutti i commercianti del cuore di Biella» ha scritto, per esempio, Lorella Bianchetto Buccia, a lungo direttrice di Confesercenti. «Perdono una cara collega che tanto ha lavorato per far vivere il centro ed il commercio di vicinato». «Quante lotte abbiamo fatto» ha aggiunto Donatella Zaghi, già co-titolare del negozio Arthur, proprio di fronte a Sergent Major. «Quante ne abbiamo combinate per dare vita al centro storico». Michela Gianuzzo ha lasciato il marito Christian Pinelli, le figlie Letizia e Ginevra e i genitori Renata e Pino.

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