Nel 2025 la primaria non ci sarà più
Il sindaco: «Al lavoro per i servizi»

Spiega Roberto Sella: «Purtroppo la denatalità e la scarsa disponibilità di risorse umane ed economiche degli istituti comprensivi mettono a rischio la continuità del servizio»

«La scuola è il cuore pulsante della comunità e stiamo lavorando per garantirle un futuro certo e continuativo». Così il sindaco di Lozzolo, Roberto Sella, spiega l’obiettivo su cui l’amministrazione comunale sta lavorando per garantire un servizio base. Da anni si è investito sulla scuola sia dal punto di vista del miglioramento del fabbricato che dal potenziamento dell’offerta formativa.

Purtroppo la denatalità e la scarsa disponibilità di risorse umane ed economiche degli istituti comprensivi mettono a rischio la continuità del servizio, soprattutto in quelle scuole che richiedono alla Regione di mantenere attiva la scuola, in deroga alle regole imposte dalla normativa.

Per questo motivo al vaglio dell’amministrazione ci sono tre possibilità scolastiche al posto della scuola che non verrà riaperta: insediare una scuola primaria paritaria, un servizio stabile per l’infanzia cioè per la fascia d’età 0-3 anni oppure una scuola professionalizzante per i ragazzi che devono seguire il ciclo della scuola secondaria di secondo grado.

La scuola statale dell’infanzia (scuola materna) continuerà il servizio regolarmente per i prossimi anni mentre la scuola primaria pubblica non riaprirà le porte a settembre 2025. «Purtroppo non ci sono più le condizioni per mantenere aperta la scuola primaria statale» commenta Sella, che ricorda come «si chiude un capitolo di storia di Lozzolo, che io stesso ho vissuto frequentando la scuola da bambino ma se ne riaprirà uno nuovo che porterà nuova luce». Prosegue ponendo l’attenzione sul fatto che «per garantire il futuro e la fruizione del servizio c’è bisogno di una forte connotazione dell’offerta formativa in modo che le famiglie scelgano di portare i propri figli alla scuola di Lozzolo e non solo perché si è residenti».

La legge regionale ammette che possono essere mantenuti attivi, in deroga, i plessi già funzionanti siti in comuni montani ed in comuni marginali i quali, per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, siano costituiti da almeno 10 bambini mentre per la scuola primaria sia costituita con almeno una classe di 10 alunni o una pluriclasse con un minimo di 8 e massimo di 18 alunni. Dunque anche quest’anno la giunta comunale di Lozzolo, entro il 30/09/2024, ha dovuto valutare se chiedere il mantenimento dei plessi in deroga e mandare la propria decisione alla Provincia di Vercelli tenendo conto della consistenza numerica dei bambini attesi alla frequentazione della scuola, in base alle nascite ed al numero di iscritti dell’ultimo triennio. Anche l’Istituto Comprensivo si è dovuto esprimere in tal senso e ha comunicato che nell’arco del prossimo triennio sarebbe stato opportuno considerare la chiusura della scuola primaria. L’amministrazione intende ringraziare tutte le maestre, il personale scolastico ed i volontari che hanno da sempre profuso il massimo impegno e dedizione per la scuola primaria di Lozzolo affinchè i bimbi lozzolesi potessero vivere, crescere ed imparare in un periodo molto importante della vita di una persona.

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