Nuovo Dpcm da venerdì. Confermato: il Piemonte è zona rossa
Ha parlato poco fa alla nazione il presidente del consiglio Giuseppe Conte per illustrare l'annunciato nuovo Dpcm, firmato ieri sera e in vigore da venerdì e non da domani come inizialmente indicato.
È tutto confermato quanto anticipato nelle scorse ore con il Piemonte che sarà oggetto di un lockdown più duro rispetto ad altre parti di un'Italia che l'indice di contagio ha diviso in gialla, arancione e rossa. La Regione Piemonte, al pari di Lombardia, Calabria e Valle d'Aosta, è zona rossa.
Il Dpcm ha validità fino al 3 dicembre prossimo, con il lockdown che in Piemonte durerà sicuramente almeno 14 giorni, prima di eventuali attenuazione in base alla curva epidemiologica. Ci sarà il divieto di ingresso o di uscita dai confini regionali, ma anche da un comune all'altro e all'interno del proprio comune. Ci si potrà muovere per comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Per gli spostamenti servirà l'autocertificazione.
Nelle scuole le lezioni proseguiranno in aula fino al primo anno delle medie. Didattica a distanza per tutti gli altri anni. Si potranno svolgere i laboratori o le attività legate a studenti disabili o con bisogni educativi speciali. Niente lezioni in aula per le università e le scuole di alta formazione, fatta eccezione per casi specifici. Per tutte le attività in presenza, dai 6 anni in su, sarà obbligatoria la mascherina. In Piemonte da venerdì dovranno chiudere bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, che però potranno continuare con la consegna a domicilio (senza limitazioni d'orario) e il cibo da asporto (fino alle 22). Aperti i centri commerciali, che però chiuderanno nei giorni festivi e prefestivi. Aperti i negozi di alimentari, gli esercizi che vendono beni di prima necessità come edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie. Aperti anche gli esercizi per la cura della persona come parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici. Con palestre e piscine già chiuse, a non aprire da venerdì anche i centri sportivi all'aperto. Sarà possibile compiere attività motoria a livello individuale, nelle vicinanze della propria abitazione, con dispositivi di protezione.
Le attività produttive resteranno aperte. Anche per il lavoro pubblico viene richiesto di limitare al massimo la presenza, incentivando lo smart working.
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