Operazione de carabinieri: controllati 11 rider, due in nero e uno aveva la bici "truccata"
Anche a Biella, lo scorso venerdì, i carabinieri del Nil, Nucleo ispettorato del Lavoro, con il supporto di tre pattuglie del comando provinciale e di agenti della polizia locale, hanno effettuato una serie di controlli straordinari finalizzati ad individuare forme di sfruttamento lavorativo realizzate attraverso la cessione delle credenziali di accesso alle piattaforme di food delivery per l’esercizio dell’attività di ciclo fattorino (più comunemente conosciuti come “rider”). Nella sostanza l’obiettivo dei controlli, svolti contemporaneamente in tutti i capoluoghi di provincia, era il contrasto al cosiddetto caporalato digitale. In città a provincia i rider finiti sotto controllo sono stati undici. Di questi, otto sono risultati essere stranieri, tutti regolari sul territorio, tre italiani. Degli otto stranieri due hanno destato però dei sospetti. Lavoravano infatti con account - il sistema per cui possono accettare l’ingaggio - non intestato a loro. Di fatto lavoravano in “nero”. Per questi due casi ora gli investigatori stanno indagando per capire chi ha ceduto gli account, ovviamente dietro un determinato compenso, e per quali regioni i due lavoratori non potessero averlo intestato a loro. Spesso il motivo è dovuto all’irregolarità sul suolo italiano o al fatto che i lavoratori sono destinatari di aiuti sociali come il reddito di cittadinanza. I due dipendenti in “nero” sono però, nella fattispecie, parti offese rispetto a chi li ha fatti lavorare con l’account “tarocco”. A livello nazionale, nel corso dei controlli, i carabinieri hanno proceduto a individuare su “strada” e in particolare in ben 225 Hot Spot preventivamente censiti in tutto il paese (luoghi dove i rider si ritrovano in attesa di ricevere gli ordini) 1609 ciclofattorini. I militari hanno verificato la presenza del fenomeno della cessione di account trasversalmente sull’intero territorio nazionale, concentrato soprattutto nel centro-nord Italia con le dinamiche già evidenziatesi a Milano, in quanto su 823 lavoratori stranieri controllati, 92 di questi sono risultati in cessione di account per una percentuale pari all’11,2%. Sono poi state accertate 23 prestazioni lavorative fornite da persone irregolari rispetto alle norme di soggiorno sul territorio nazionale. I carabinieri del Nil hanno poi iniziato le verifiche su oltre 1500 rider circa l’effettivo rispetto dei lavoratori a tutti gli obblighi in materia di sicurezza ed igiene ai sensi delle norme in materia. Tra i controllati è stato scoperto anche un minore che lavorava in cessione di account che è stato riaffidato al proprio genitore. A uno dei rider biellesi, controllato dalla polizia locale, è stata sequestrata la bicicletta lettrica perché “truccata” per renderla più veloce.
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