A pochi anni di distanza dalla riapertura della Basilica Superiore di Oropa, avvenuta il 30 agosto 2020 dopo quattro anni di lunghi e impegnativi restauri,il Santuario di Oropa ha finalmente trovato una soluzione per garantire un ambiente confortevole e riscaldato per i fedeli che assistono alle celebrazioni anche nel periodo invernale.
Dopo anni di tentativi falliti per riscaldare la Basilica Superiore, finalmente è stata trovata una soluzione per il riscaldamento innovativa e a basso consumo. La sfida era ardua: riscaldare un ambiente che si trova a 1200 metri sul livello del mare, con una temperatura media invernale che varia dai -3°C ai -1°C all’interno. La Basilica superiore del Santuario di Oropa presenta infatti caratteristiche uniche: ha una superficie interna di circa 1300 m² e una cupola centrale di oltre 80 metri di altezza. Tutti i sistemi di riscaldamento tradizionali erano stati testati senza successo, compresi il sistema ad aria, il riscaldamento a pavimento e le lampade infrarosse.
Grazie a Thermal Technology, azienda specializzata in riscaldamento per chiese e luoghi di culto, è stata individuata una soluzione per garantire il massimo comfort per le persone presenti nella Basilica Superiore, con un’efficienza energetica mai raggiunta prima, nonostante le difficoltà dovute all’altitudine e alla grandezza della struttura. Grazie alla tecnologia in fibra di carbonio, l’azienda ha intuito che la soluzione più efficiente sarebbe stata intervenire direttamente sui banchi, piuttosto che riscaldare l’intero ambiente circostante. La soluzione adottata prevede l’utilizzo di un cuscino riscaldato sulla seduta e di un pannello radiante da montare sullo schienale, con due lati attivi. Il pannello radiante è in grado di riscaldare la schiena della persona in posizione seduta (potenza 100W) raggiungendo una temperatura di 37°C, mentre il lato frontale (potenza 400W) con una temperatura di 70°C riscalda la persona in posizione frontale per irraggiamento a infrarossi. La temperatura percepita dalla persona seduta ad una distanza di 60 cm sarà di circa 45°C.
La soluzione radiante adottata consente di accendere ogni singolo banco solo quando necessario, senza causare sprechi di energia nel pre-riscaldamento. Accendendo l’impianto 10 minuti prima della S. Messa o prima di un concerto, si potranno riscaldare 24 banchi e consentire ad almeno 100 fedeli di partecipare alle funzioni a una temperatura confortevole. Inoltre, i sistemi di riscaldamento radiante sono dotati di termostato, per un controllo ottimale della temperatura. I consumi energetici sono contenuti e i costi necessari per riscaldare i 100 fedeli durante le celebrazioni (circa 10 euro per la durata della S. Messa) sono nettamente inferiori rispetto alle soluzioni tradizionali.
«E’ con grande soddisfazione che possiamo finalmente tornare a celebrare la messa domenicale delle ore 12 nella Basilica Superiore anche nei periodi più freddi – commenta il rettore Don Michele Berchi – Ringrazio in particolare la Fondazione Ines Garrone e l’esecutore testamentario Vittorio Carità per aver sostenuto il progetto con una donazione, e il sig. Gino Tonello, responsabile dell’azienda, che non si è perso d’animo davanti alle molteplici difficoltà che presentava questa sfida. Questo intervento rappresenta un importante passo avanti nella valorizzazione della Basilica Basilica superiore, che negli ultimi anni è stata sottoposta ad importanti lavori di restauro e miglioramento della fruizione, tra cui il ripristino dell’ascensore per facilitare l’accesso alla cupola e alla terrazza panoramica».
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