Parole - Gira la ruota… panoramica

A ruota libera. Evidentemente sarà il tema, ma in una settimana i commenti alla nuova attrazione di Biella, la ruota panoramica, si sono riversati nelle arene digitali senza controllo. È vero, piazza Martiri non dà sul Prater di Vienna o sul Tamigi a Londra, ma negli ultimi mesi a scaldare così tanto la penna social e il fervore da post di queste latitudini ci era riuscito solo il concerto di Gigi D’Alessio. E qui verrebbe già da fermarsi.
La ruota, prima ancora di cominciare a girare, aveva iniziato con il dividere. Tanti, tantissimi. Secondo uno schema ormai consolidato che passa attraverso la critica. Sempre e comunque. Anche feroce e sprezzante.
Bene inteso, ognuno può avere il suo parere sulla giostra in questione. Può piacere o non piacere. Si può discutere se fosse opportuno concedere di posizionarla lì o altrove. Ciò che lascia sempre un po’ perplessi, però, è che se l’attrazione non c’è la si reclama, se c’è la si denigra. In un caso e nell’altro facendo ricorso spesso a paralleli e paragoni, a situazioni e casi che nulla possono avere di comune per essere confrontati. Per capirci, le tanto evocate buche in città, per quanto siano un evidente problema come le erbacce da giardino verticale a bordo palazzi in estate, non possono far inciampare sull’opportunità che sia meglio un pugno di catrame o di sanpietrini per chiuderle piuttosto che un giro di giostra. Sarebbe troppo ovvio. Semmai l’invito, senza entrare nei temi dei capitoli di spesa di un’amministrazione, potrebbe essere, quello banale ma legittimo, di utilizzare i proventi della ruota “privata”, nel senso che hanno un peso nell’avere e non nel dare di un bilancio pubblico, per chiuderli quei buchi. Sulla questione, poi come se non bastassero dietrologia su costi e scelte, superficialità e disinformazione, ovviamente non poteva non sbottare anche il vice sindaco della città, che dopo il primo giro panoramico ha dato la buonanotte ai concittadini «lamentoni». Parole, le sue, vera manna dal cielo, quello che sulla ruota sembra un po’ più vicino, per i bastian contrario da smartphone, pc e tablet. Che dire? Anche la ruota panoramica prenderà il suo giro e prima del suo addio dal plateatico sui dodici posteggi bianchi della piazza, previsto poco oltre le idi di marzo, la avremo già tradita con altre argomentazioni da solluchero puro.
A far girare il vento delle attenzioni e la sequela di emoji già questa settimana potrebbe aiutare l’arrivo di Baglioni. Anche se sicuro non ne sono. Troppo presto e troppo trasversale lui.
E allora per noi, generalmente tristi, biellesi, in soccorso, per l’occasione per riderci su, adesso mi arriva solo Mike Bongiorno. Che ci direbbe “Allegriaaa”. O in alternativa in questo caso, “Gira la ruota”!

© RIPRODUZIONE RISERVATA