Pendolari della patente "tarocca"

Sessione di esami “particolare”  quella che si è tenuta giovedì mattina nella sede della Motorizzazione civile di via Addis Abeba. A sostenere la prova teorica per ottenere la patente di guida, tra i tanti biellesi, c’erano due pakistani. Il fatto che questi, residenti nel Bresciano, si fossero iscritti a Biella, deve aver destato qualche sospetto nei responsabili della Motorizzazione. Negli scorsi anni, del resto, non sono mancati precedenti di tentate truffe sempre da parte di cittadini stranieri residenti in Lombardia e presentatisi a dare l’esame con ausili informatici attraverso i quali, dall’esterno, potevano ricevere le risposte esatte. Per questo, giovedì, tra gli esaminatori, in borghese, c’erano degli agenti della Polizia Stradale. Altri osservavano il tutto da una stanza accanto attraverso  delle telecamere di videosorveglianza. Che qualcosa non andasse per il verso giusto i poliziotti se ne sono subito accorti. I due soggetti sotto osservazione avevano posture strane.
Ma a togliere ogni dubbio è stato l’esito della prova. I compiti di entrambi non presentavano neppure un errore. E si sa, i quiz non sono semplici e le difficoltà per chi è straniero, nonostante la possibilità di sostenere l’esame con  la traduzione simultanea, sono anche superiori.
Fermati dai poliziotti, ai due è stata sequestrata tutta una serie di apparecchiature tra cui un telefono che si erano legati all’addome. Sugli indumenti avevano praticato dei fori attraverso i quali la telecamera dello smartphone leggeva i quesiti. Da remoto, forse addirittura dalla città lombarda da cui i due provenivano, chi si trovava dietro lo schermo di un altro terminale, poteva così sapere quello che veniva chiesto e attraverso un altro telefono, occultato sul corpo, tramite applicazioni di messaggistica, inviare le risposte corrette.

Servizio su Il Biellese di venerdì 13 aprile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA