Piera Aiello, l'onorevole senza volto agli studenti parla di mafia: «È un mondo parallelo»
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«La mafia è un “mondo parallelo” al nostro di cui spesso non ci rendiamo conto, ma che esiste. È l’insieme di tutti gli aggettivi più brutti che si possono immaginare, perché non fa altro che uccidere, rubare e torturare. È un problema non impossibile da risolvere, perché ha un inizio e avrà anche una fine, ma occorre tanta dedizione verso la giustizia». (Martina Capato, 3 B - Istituto Comprensivo San Francesco - Biella). «Mafia vuol dire organizzare il crimine per conquistare il controllo dei territori: questo ha causato la morte di più di 900 vittime innocenti». (Renata Moisello, 3 B - I. C. Mongrando). «La mafia è il silenzio del mondo che si nasconde dietro l’omertà». (Angela Zagordo - 3 C - I. C. Vigliano Biellese). «La mafia è l’anti-stato che controlla la vita degli altri secondo i propri interessi». (Elena Forgnone 3 B - I. C. Biella 3). Parole importanti. In 17 classi - nell’ambito del progetto “Muse alla lavagna” promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella - gli allievi si sono chiesti “Per me mafia vuol dire...”. E le risposte non sono mancate. Una riflessione dentro la quale si è inserita la voce, vera e forte, della testimone di giustizia Piera Aiello, giunta a Biella. “Che cosa posso fare io per combattere la mafia?” è stata la domanda di tanti ragazzi. «Fare il proprio dovere per voi ragazzi vuol dire - ha risposto Piera Aiello - studiare, capire, approfondire, cercando sempre la verità, vuol dire rifiutare i compromessi...». Intanto, pochi giorni dopo la venuta in terra biellese, Piera Aiello - che sempre nasconde il volto per ragioni di sicurezza - è stata eletta in Parlamento per il M5S. La “candidata senza volto” ha vinto nel collegio di Marsala con il 51,19% delle preferenze: «Un voto - dice - che è il segno che tra la gente c’è voglia di riscatto».
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