Progetti dimenticati nel cassetto: il Partito Democratico chiede le dimissioni della Giunta di Biella

Bufera sulla giunta di Biella, dopo che si è venuto a sapere che Biella è stato l’unico capoluogo del Piemonte a non avere avuto parte dei 260 milioni distribuiti grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la riqualificazione urbana. Inizialmente si pensava che la circostanza fosse da addebitare a una discriminazione da parte di Governo e Regione; invece grazie a rivelazioni giornalistiche è emerso che era l’amministrazione comunale di Biella che non è riuscita a presentare in tempo i progetti per partecipare al bando, fatto ammesso su La Stampa dal sindaco Claudio Corradino che si è giustificato parlando di scarsità di personale e di molte cose da portare avanti.
In una conferenza stampa convocata urgentemente il Partito Democratico, attraverso i suoi consiglieri comunali, guidati dal capogruppo Valeria Varnero, e la segretaria provinciale Rita De Lima hanno mosso durissime critiche a una giunta definita «incapace, insipiente e arrogante» e lamentando le continue critiche all’amministrazione di centrosinistra, che invece, secondo i dirigenti dem aveva portato risultati migliori di quella attuale. A Corradino e ai suoi assessori viene rimproverato di non avere visione sul futuro della città. Nei prossimi giorni verrà formalizzata la richiesta di dimissioni almeno per gli assessori ritenuti responsabili di questo disastro.
Critiche anche ai biellesi che rappresentano il Biellese in regione e in Parlamento e al Governo, anche se a dare l’allarme sull’inadeguatezza dei progetti biellesi presentati per accedere al Recovery Fund era stato proprio su “il Biellese” il viceministro Gilberto Pichetto che ha ribadito il concetto per quanto riguarda questo bando anche sulla Nuova Provincia di Biella.
Si attende ora una reazione da parte dell’amministrazione comunale, ma di certo il dibattito politico biellese nei prossimo giorni sarà molto caldo.

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