Più di 500 litri d’acqua sono stati aspirati dall’archivio comunale di Quaregna. La pioggia abbondante di martedì pomeriggio ha provocato l’allagamento del piano interrato del municipio. Spiega il sindaco Katia Giordani: «Mercoledì mattina io e il vicesindaco abbiamo impiegato due ore per asciugare l’archivio. Le risorse del Comune sono scarse, perciò abbiamo utilizzato il mio macchinario aspiraliquidi per risolvere la situazione. Non abbiamo capito come pioggia e fango abbiano invaso i locali: i muri erano asciutti e non ci sono aperture da cui l’acqua possa essere passata».
Dopo la mattinata impiegata per ripristinare i locali allagati, c’è stata la valutazione dei danni: «È stata una fortuna che ci fossero solo scatoloni e contenitori elettorali. Da quando nel 1968 l’archivio andò perso a causa dell’alluvione, nessuna amministrazione ha più conservato nulla di prezioso nelle stanze che si trovano sotto il piano stradale. Per quanto riguarda le strade» dice Giordani «si sono verificati solo alcuni piccoli episodi a cui abbiamo posto rimedio noi come comune, senza chiedere l’intervento dei Vigili del fuoco: alcuni arbusti erano finiti in strada, e abbiamo provveduto subito a rimuoverli».
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