Raccolta firme su via Sella:
dibattito aperto

Scontro tra il sindaco di Quaregna Cerreto, Katia Giordani, e la minoranza consiliare su via Quintino Sella. Nei giorni scorsi, infatti, Alessandra Busso, Massimo Marangon e Francesca Mania hanno presentato una interrogazione all’amministrazione comunale, allegando una cinquantina di firme raccolte tra i cittadini, per chiedere conto dell’asfalto danneggiato dalla posa della fibra. «Solchi che nel tempo sono diventati di una profondità tale da provocare disagi sia agli utenti che usufruiscono della strada, sia ai residenti della zona, ledendo una sorta di tranquillità acustica. Crediamo che occorra chiedere conto all’amministrazione sul da farsi, consapevoli che sul programma politico era stato dichiarato che nei primi 100 giorni di mandato sarebbe stato dato l’avvio di asfaltatura in gran parte del paese».

Giordani replica: «Se i consiglieri di minoranza avessero chiesto al tecnico comunale o a noi membri della giunta, avrebbero saputo che tra le manutenzioni delle strade previste per la primavera estate 2025 c’è anche la ripresa dell’asfalto e ulteriore messa in sicurezza di alcuni passaggi pedonali in via Quintino Sella. Tra i firmatari, membri non eletti della loro lista civica, altri che erano stati messi al corrente degli interventi il giorno in cui mi hanno fermata all’uscita del locale supermercato, oltre ad altri soggetti che stanno traendo benefici dal Comune. Probabilmente coinvolti loro malgrado per avvalorare un’azione a fini strumentali». Il sindaco conferma che il rinvio dell’intervento, insieme ad altre numerose asfaltature in programma nel nuovo anno, è stato dettato dalle condizioni meteo sfavorevoli durante il mese di ottobre.

Per Alessandra Busso è «inaccettabile insinuare che i cittadini firmatari siano stati utilizzati dalla minoranza per “fini strumentali” e che non possano liberamente unirsi ad una petizione per un disagio pubblico. Trattandosi di questione pubblica che interessa alcuni dei nostri cittadini, non abbiamo fatto altro che richiamare l’attenzione in modo lecito, utilizzando un mezzo che la legge ci fornisce, e che richiede una risposta altrettanto ufficiale e non insinuazioni su Facebook».n 

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