Rifiuti, Corradino passa da Tarip a Tari ma solo dal 2022. Pella attacca i sindaci di Biella e Cossato

«Il Comune di Biella parteciperà al salvataggio della Seab, ma richiede un piano industriale e un cambio di passo nella gestione dei rifiuti che consenta alla società il risanamento e di tornare a essere un modello di riferimento per il territorio». È questa la linea del sindaco Claudio Corradino tenuta durante l’assemblea del controllo analogo sulla situazione dell’azienda rifiuti.
Corradino spiega le azioni che si andranno a compiere nei prossimi giorni: «Entro metà mese convocheremo il consiglio comunale, in via d’urgenza, che sarà chiamato a deliberare il nuovo documento di indirizzo che conterrà in primis l’adesione all’aumento di capitale pari al 24,4 per cento, dopodiché se la legge lo consente siamo disposti anche a valutare un eventuale acquisizione parziale del capitale inoptato». Il passo successivo sarà il ritorno a Tari ma con una serie di paletti e condizioni: «Il passaggio a Tari avverrà a partire dal 1° gennaio 2022, la gestione debitoria pregressa rimarrà a carico di Seab, la società continuerà a fatturare ai cittadini in nome e per conto del Comune che però gestirà la parte amministrativa relativa agli incassi».
Conclude il sindaco: «Sulle base delle prime indicazioni fornite dai nostri consulenti, che a breve presenteranno una relazione dettagliata definitiva, abbiamo affrontato i primi passi che devono portare alla salvezza della società. Tenendo conto delle tempistiche ristrette e per fornire come promesso una risposta ai lavoratori, alle rappresentanze sindacali e ai cittadini. C’è chi su questa vicenda ha voluto speculare, mi riferisco in particolare ad alcuni partiti e movimenti politici, mentre noi rispondiamo con i fatti, ciò che interessa alla cittadinanza. In vista del nuovo piano industriale chiederemo al consiglio di Seab di interagire con cadenza mensile insieme al socio di maggioranza relativa per l’attuazione del piano, che dovrà prevedere dei miglioramenti nella gestione della raccolta dei rifiuti in particolare per le utenze condominiali e le imprese».
L’annuncio di Corradino ha suscitato molte discussioni tra i sindaci. In particolare il deputato Roberto Pella, sindaco di Valdengo ha polemizzato duramente con i Comuni Tarip, tra cui anche Cossato che ha rifiutato di passare alla Tari, affermando che la scelta di Biella di posticipare al 2022 il passaggio alla Tari costerà agli altri Comuni 1,6 milioni di euro di ulteriori insoluti che graveranno sulla società: «Questo atteggiamento indebolisce le possibilità che il tribunale apporvi il concordato della Seab con i creditori che potrebbero bocciare il piano per la diminuzione dei debiti pagati dall’azienda dovuta a queste scelte. Infine, avviso Corradino che se pensa di cavarsela investendo nella Seab un po’ dei soldi che lo stato dà ai Comuni per l’emergenza Covid: è una pratica vietata dalla legge e non passerà».
La battaglia si sposta ora in consiglio comunale a Biella dove i gruppi di Fratelli d’Italia e Forza Italia non sembrano intenzionati ad appoggiare la decisione di Corradino.

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