Le dimissioni di Salvatore Giambrone, direttore di oculistica a pochi mesi dalla nomina, sono solo l’ultimo cambiamento in ordine di tempo all’ospedale di Biella. A dicembre aveva lasciato la direzione del Pronto Soccorso Aldo Tua, trasferitosi a Vercelli. E nei prossimi mesi sono previste altre due pensioni nei reparti di veterinaria e neurologia. Abbiamo chiesto alla dirigenza dell’Asl di Biella di tracciare un quadro della situazione.
Oltre a quello di oculistica, quali sono gli altri bandi pubblicati per trovare direttori di reparto? E quali sono i reparti che attualmente non hanno un direttore, ma sono gestiti da dei facenti funzione? E quali saranno gli altri direttori di reparto che andranno in pensione da qui al 2024?
Dall’inizio dell’anno a oggi risultano banditi tre avvisi pubblici per i direttori di struttura complessa di medicina interna, anestesia-rianimazione e psichiatria. In tutti e tre i casi i direttori - Giovanni Bertinieri di medicina interna, Claudio Pissaia di rianimazione e Roberto Merli di psichiatria - sono andati in pensione alla fine del 2022. I bandi relativi agli avvisi per il direttore di medicina interna e per il direttore di psichiatria sono scaduti il 2 marzo. Per entrambi sono pervenute delle candidature, pertanto le fasi successive saranno il sorteggio per la nomina della commissione nei primi giorni della di questa settimana e la valutazione in merito all’ammissibilità dei candidati. Prevediamo che le due procedure di selezione possano essere ultimate entro la fine della primavera. Per quanto riguarda la direzione del reparto di anestesia e rianimazione, la scadenza del bando è fissata per il 26 marzo e i sorteggi della commissione potranno quindi svolgersi a inizio aprile. Per quanto riguarda il 2023 è prevista la pensione di altri due direttori nei prossimi mesi avendo ma- turato i requisiti (neurologia con Graziano Gusmaroli e veterinaria con Luca Sala, ndr). Per la medicina e chirurgia d’urgenza attualmente c’è il facente funzione Alessandro Ubertalli Ape.
A parte i dirigenti di reparto, nella conferenza dei sindaci del 25 gennaio 2023 i vertici aziendali hanno spiegato che mancavano in ospedale 26 specialisti: 7 anestesisti, 5 radiologici, 5 pneumologi, 3 ortopedici, 3 oculisti, 2 neurologi, 1 diabetologo. Siete riusciti nel frattempo ad assumere qualcuna di queste figure o bandire dei concorsi?
Le assunzioni di medici proseguono e così pure i bandi e le relative selezioni. Sono attualmente in corso le procedure concorsuali per dirigente medico di quattro diverse specialità: SER.D, oncologia, medicina e chirurgia d’urgenza e medicina interna. Dall’inizio dell’anno sono stati assunti altri cinque medici: uno di cure palliative, uno di cardiologia, uno di pediatria, due di ginecologia. In questo periodo storico tutte le strutture sanitarie stanno ricercando gli stessi professionisti. Per le discipline dalle quali escono meno specialisti, come anestesia-rianimazione, radiologia e medicina e chirurgia d’urgenza, bisogna attendere i tempi delle scuole di specialità che non dipendono dalla volontà delle aziende sanitarie, ma dal rispetto della normativa per poterli assumere. Nel frattempo, tutte le aziende sanitarie attivano consulenze con liberi professionisti e convenzioni per assicurare la continuità dei servizi. Si tratta di un fenomeno nazionale e che vede tutti i presidi confrontarsi con lo stesso problema. Il risultato evidenziato da Newsweek fa emergere che l’ospedale di Biella, nonostante i problemi della sanità nazionale, ha operatori sanitari che esprimono un buon valore professionale nell’ambito della propria attività e questo è un dato oggettivo da cui partire. Il fatto che l’ospedale di Biella sia stato classificato 73° in Italia e 5° in Piemonte è un riscontro in termini qualitativi e depone a favore del potenziale di attrattività da parte dei giovani professionisti, che specializzandosi scelgono dove concorrere. A proposito di professionisti, quanto influisce l’isolamento geografico sulle difficoltà di trovarne di nuovi da fuori provincia? E quanto può essere sfruttabile e vincente l’idea della direzione dell’Asl, per rendere l’ospedale più attrattivo, di puntare su welfare, tecnologia e clinicizzazione?
L’Asl e il territorio crescono insieme, in una dinamica dialettica, che deve essere capace di continuare a costruire nonostante le difficoltà. I discorsi che non fanno altro che rinvangare sempre gli stessi problemi, che peraltro hanno tutte le aziende sanitarie, non danno alcun contributo concreto, anzi sono di ostacolo e danno. Il capitale umano dei professionisti della sanità in questo momento va valorizzato, creando le migliori condizioni per il suo sviluppo e su questo hanno un ruolo importante tutti gli attori che operano sul territorio. L’innovazione tecnologica e professionale sono indubbiamente delle componenti fondamentali per il futuro della sanità biellese che si costruisce giorno per giorno con risultati concreti. Un esempio è senza dubbio il corso teorico-pratico della chirurgia dei traumi del piede e della caviglia, che prima si svolgeva al CTO di Torino e che il direttore di ortopedia e traumatologia Walter Daghino ha organizzato per il terzo anno all’ospedale di Biella e la cui edizione 2023 è cominciata nel pomeriggio di ieri. La nuova direttrice sanitaria Eva Anselmo ha aperto la sessione teorica con un saluto ai partecipanti provenienti da tutta Italia: Roma, Bologna, Brescia, Terni, Vicenza, Pietra Ligure, Torino, Messina, Bari e Varese. Si tratta di un evento formativo di carattere nazionale patrocinato da SIOT (società italiana di ortopedia e traumatologia), SICP (società italiana della caviglia e del piede) e università di Torino-scuola di specializzazione ortopedia e Traumatologia. All’edizione di quest’anno sono stati assegnati 40,5 crediti ECM (educazione continua in medicina) per i medici ortopedici partecipanti, ovvero quasi l’intero fabbisogno di un intero anno di aggiornamento specialistico. Il corso proseguirà fino al 16 marzo con sessioni teoriche e pratiche organizzate sotto la supervisione di Daghino all’interno del dipartimento di chirurgia diretto da Roberto Polastri. Il corso “Chirurgia dei traumi del piede e della caviglia” a Biella negli anni è diventato un appuntamento fisso per la formazione e dell’aggiornamento nell’ambito dell’ortopedia interventistica italiana e ha dato ulteriore lustro all’attività convegnistica e di confronto all’ospedale di Biella, tramite una delle eccellenze chirurgiche presenti all’interno della nostra Asl.
© RIPRODUZIONE RISERVATA