Ronco, addio a Ivano Quagliato, lo storico cantoniere

Aveva 79 anni ed era un grande appassionato di ciclismo

È morto lunedì scorso Ivano Quagliato. Era nato il 25 aprile 1945. Lascia nel dolore la moglie Maria Grazia, i figli con le rispettive famiglie e i parenti tutti. Ivano è stato cremato e le sue ceneri riposano nel cimitero locale. Malato da tempo, ha lasciato questo mondo con la discrezione che aveva caratterizzato tutta la sua vita. Il ricordo della sua multiforme personalità è però molto vivo nella gente.

«Nel tratteggiare la sua figura» dice l’ex sindaca Carla Moglia «emergono i tratti della disponibilità e generosità. Era conosciuto in paese per essere stato, per circa vent’anni, dipendente del comune di Ronco come cantoniere, fontaniere e necroforo. Erano gli anni ’80 e chi ricopriva quel ruolo aveva modo di rapportarsi con tutti, rispondendo alle più svariate esigenze, in un’ottica di familiarità. Amava la sua famiglia e amava essere a contatto con la natura. Lascia un ricordo vivo della sua generosità nei colleghi di un tempo e negli amici più stretti. Sarà per Ronco una perdita difficile da accettare e un vuoto impossibile da colmare. Giungano alla moglie Maria Grazia e ai familiari sincere condoglianze unite a un grande abbraccio».

Alle condoglianze di Moglia si aggiungono quelle del sindaco Celestino Lanza, anche a nome dell’amministrazione. «Per me era un amico carissimo» dice Lanza. «Era appassionato di ciclismo, e lui ed io con altri due amici, a luglio, partivamo con il camper per una decina di giorni per seguire il Tour de France. Vivevamo a contatto con la natura, mangiavamo il pesce pescato da lui che, amante anche della cucina e autentico buongustaio, ci sapeva portare nei posti più caratteristici. E anche qui a Ronco era felice di radunare gli amici per una grigliata da lui preparata. Quando ha cessato il lavoro da cantoniere si è messo a fare il boscaiolo. È stato un uomo generoso fino all’ultimo. Era già ammalato quando, sapendo che c’era da portare via un albero che si trovava davanti all’asilo, è arrivato con il suo carro per caricarlo. Lo ricordo con grande affetto, stima, amicizia e riconoscenza».

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