Ronco, in ricordo delle case bruciate

Un pannello racconta la storia a 80 anni dall’eccidio nazi-fascista

Il Comune di Ronco, l’A.N.P.I. sezione Pietro Lanati Valle Cervo, in collaborazione con la Pro loco, l’Ecomuseo della Terracotta e il gruppo alpini, domenica 25 agosto, ha commemorato l’80° anniversario delle “Case bruciate” del 27 Agosto 1944, in ricordo della rappresaglia nazifascista in cui fu ucciso un civile innocente e furono bruciate 18 case del paese.

La ricorrenza, che si è tenuta nel mattino di domenica, è iniziata con il ritrovo in piazza Vittorio Veneto e la partenza del corteo, accompagnato dalla banda musicale di Cossato, che ha raggiunto la lapide di Pierino Bona: il barbiere civile ucciso nella rappresaglia, per un primo momento di commemorazione alla presenza dei familiari di Bona, mentre sulla via provinciale era stato onorato anche Bruno Missaia. Alla lapide di Bona il sindaco di Ronco Celestino Lanza ha porto i suoi saluti. Erano presenti la vicesindaco di Ternengo Gabriella Sinigaglia, il vicesindaco di Pettinengo Giovanni Grossi, il sindaco di Tollegno Daniele Ghisio, il sindaco di Ponderano Roberto Locca, la consigliera regionale Emanuela Verzella ed ex sindaci e amministratori di Ronco e dei Comuni limitrofi. Locca era presente, in rappresentanza di Paolo Grandotto figlio di Umberto Grandotto: “Canaia” era il suo nome da partigiano e aveva combattuto a Ronco. C’erano le rappresentanze dell’A.N.P.I. con i labari, il gruppo alpini locale e le forze dell’ordine. Il corteo è proseguito per rendere omaggio alle lapidi di Beilis Nino detto “Dui Meter” e Curino Novello detto “Attila” in via Libertà. Il corteo è poi giunto fino ai Giardini della Pace dove è stata deposta una corona d’alloro al Monumento ai Caduti. L’ultima tappa è stata quella in via 27 Agosto 1944 dove, dopo i discorsi ufficiali, si è scoperto un pannello, realizzato da Nicoletta Feroleto, che illustra le ragioni dell’intitolazione del nome della strada. «Nell’inaugurare il pannello all’inizio di questa via» ha detto il sindaco Lanza «il nostro compito è quello di tener viva la memoria, soprattutto per le giovani generazioni verso le quali abbiamo il dovere della testimonianza, del rigore morale e dell’impegno di operare per la pace, la libertà la giustizia; valori sanciti dalla Costituzione». Ha concluso gli interventi il presidente dell’A.N.P.I. provinciale Gianni Chiorino che, con un dettagliato e diffuso excursus sulla lotta al nazifascismo, ha esortato a vigilare sul presente. «Ringrazio il sindaco e gli amministratori attuali ed emeriti» ha detto Chiorino «che sono qui non per dovere, ma per volontà di esserci e dico a voi tutti che assistiamo ad una erosione progressiva dei valori istituzionali. Occorre rifondare le coscienze, combattere l’indifferenza e riaccendere il fuoco della libertà».

La commemorazione si è conclusa con la presentazione del libro del vice presidente dell’A.N.P.I. provinciale Luciano Guala “Foto- Frammenti ronchesi” sulla Resistenza, che sarà disponibile, per ora, su chiavetta dietro libera offerta. Info Guala 338.8835063. Al termine l’aperitivo offerto in sede dagli alpini.

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