Roppolo, l’Infopoint diventerà anche bar e punto ristoro

I volontari hanno scritto che lo chiuderanno. Ma il sindaco Palazzo ha un’idea per rilanciarlo

A Roppolo l’Infopoint, il punto informativo per turisti e pellegrini, situato in via Massa 23, attraversa un momento di crisi. Con una lettera inviata al neo eletto sindaco Daniele Palazzo il 1° agosto i volontari hanno comunicato la chiusura dell’Infopoint e la restituzione delle chiavi.

«La situazione di non gestione» scrivono i volontari nella lettera «si sta trascinando ormai da mesi e si somma allo scarso interesse dell’amministrazione comunale. La carenza di personale volontario e retribuito non garantisce la continuità del servizio. Pertanto, in attesa di una decisione, da parte dell’ente competente sulle modalità di gestione futura dell’Infopoint spazio incontro, i volontari non presteranno più il proprio servizio». Fa luce sulla vicenda, in primo luogo, Pancrazio Bertaccini, ex assessore al turismo del precedente mandato con Renato Corona come sindaco e Daniele Palazzo come vice. «Il progetto, inaugurato nel luglio del 2023» spiega Bertaccini «era stato programmato con lo scopo di assegnarlo a un gestore per un servizio bar che contemplasse, al tempo stesso, un servizio informativo per turisti e pellegrini e un servizio di coworking nella sala superiore. L’intento era anche quello di farne un punto di aggregazione. Per supportare tale obiettivo abbiamo partecipato a un bando della Cassa di Risparmio di Biella, grazie al quale abbiamo ottenuto dei fondi per il suo arredamento. All’inizio l’Infopoint è stato gestito, più che altro, da volontari del Servizio Civile. Poi, a gennaio di quest’anno, abbiamo emesso un bando per l’affidamento del bar che è andato deserto. Ed essendo vicini alle elezioni non abbiamo più ritenuto di emettere un nuovo bando».

Nel frattempo, il 14 dicembre 2023, a nome dei seguenti firmatari (Semi di Serra Aps, Movimento Lento Aps, Vivere la Fattoria Asd, Centro Territoriale per il Volontariato Ets, Cooperativa Tantintenti Soc. Coop. Sociale, Zac! Cooperativa Sociale, Ecomuseo Valle Elvo e Serra, Legambiente circolo Tavo Burat di Biella), era stata inoltrata al sindaco Renato Corona la richiesta di una coprogettazione tra il comune e le associazioni per la gestione dell’Infopoint. La richiesta nasceva dalla motivazione che le attività dell’Infopoint erano sempre state identificate in tale contesto organizzativo. Nella lettera si rammentava che l’esperienza, finora, era assai positiva e si auspicava di potervi dare continuità, rammentando che lo svolgimento del servizio di informazioni turistiche era stato reso possibili grazie a una coprogettazione tra il comunale e le associazioni, che aveva visto coinvolti due operatori in servizio civile e vari volontari di queste realtà senza fini di lucro, da luglio a fine ottobre per sei giorni alla settimana.

«La proposta era senz’altro interessante» evidenzia Bertaccini «e abbiamo fatto più incontri su questo. Mi ero anche confrontato con altre realtà che l’avevano attivata, ma non era facile da avviare e ancora di più da gestire, considerando che si trattava di realtà esterne. Dare continuità al tutto non sarebbe stata impresa da poco». Sgombra il campo da qualunque altro equivoco il sindaco di Roppolo Daniele Palazzo: «Occorre precisare che la sede dell’Infopoint di proprietà comunale è accatastata come area commerciale e in primo luogo sarebbe idonea per la gestione di un bar. Cederla in comodato d’uso con la gestione che è avvenuta nei primi mesi, seppure siano stati soddisfatti coloro che vi hanno operato, a lungo andare creerebbe problemi per il comune: non dimentichiamo anche che il sindaco è l’unico responsabile. La via corretta, dal punto di vista giuridico, è quella del bando per la gestione del bar in cui abbasseremo ulteriormente il prezzo della gestione, rispetto al bando precedente, fino a portare l’affitto richiesto a una cifra quasi simbolica. Chi lo prenderà in gestione, ne avrà la responsabilità e la sua mansione sarà anche quella di fungere da servizio informazioni. Il bar è comunque sempre attrattivo perché si tratta di un punto ristoro. Con la vincita del bando siamo in grado di fornire gli arredi e in merito al coworking si vedrà come gestire il tutto. Non è nostra intenzione lasciare chiuso l’Infopoint e ci adopereremo con soluzioni fattibili».

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