Sabato la Messa “de is animas”
A San Sebastiano con Su Nuraghe per ricordare chi è morto lontano dalla terra natia
Sabato 25 novembre alle ore 1 8 a Biella, nella basilica di San Sebastiano, il padre guardiano, frate Oscar Malykh celebrerà “sa Missa de is animas”, la Messa delle anime, in suffragio dei soci defunti di “Su Nuraghe” e di tutti coloro che sono morti lontano dalla terra in cui sono nati.
Il tempio civico della Città di Biella è luogo particolarmente caro ai Sardi e ai Biellesi. L’edificio sacro custodisce le spoglie mortali dei quattro fratelli generali Ferrero la Marmora del Risorgimento italiano: Alfonso (1754 -1805), Carlo Emanuele (1788 - 1854), Alessandro (1799 – 1855), ed Alberto Ferrero della Marmora (1789 – 1863). Ad Alberto scienziato, senatore del Regno di Sardegna i Sardi sono particolarmente grati “per la pertinacia con cui studiò e per le fatiche sostenute onde poter studiare a fondo l’isola sotto ogni punto di vista”. La fama e la benevolenza di cui Alberto è tutt’ora circondato in Sardegna è grande. In suo onore, la cima più alta del Gennargentu (m. 1834), è detta “Punta La Marmora”.
Ai Sardi di Biella, grazie all’azione di Vittorio Caprio, allora presidente del Consiglio comunale di Biella, è dovuta l’intitolazione ad Alberto del sagrato antistante la basilica. La basilica è luogo simbolo custodito da Frati Francescani Minori provenienti dalla martoriata terra di Ucraina che ci invitano a estendere la nostra preghiera in suffragio dei caduti sui campi di battaglia di oggi e di ieri, accomunati nella morte al di là del colore delle divise.
La santa liturgia sarà impreziosita dalle “Voci di Su Nuraghe”, dirette da Roberto Perinu, con accompagnamento musicale di Valentina Foddanu, sotto lo sguardo benevolo dei cari defunti le cui fotografie è possibile esporre accanto all’altare del sacrificio divino.
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