Sandigliano, addio a Renato Zavattaro,
factotum della casa di riposo

Il 1° agosto è morto a 83 anni l’ex vicepresidente dell’Rsa, conosciutissimo in paese

Grande cordoglio in paese per la morte di Renato Zavattaro, mancato il 1° agosto all’età di 83 anni dopo una lunga malattia.

Lascia nel dolore la moglie Anna Quaglia, i figli Elisa e Matteo con le rispettive famiglie, gli adorati nipoti Giulia, Chiara e Mattia, il cognato Mario e famiglia, nipoti, pronipoti, cugini e altri parenti. I funerali si sono svolti nel pomeriggio di sabato 3 agosto nella chiesa parrocchiale di Sandigliano e il suo corpo è stato cremato.

Zavattaro era stato vicepresidente nel consiglio di amministrazione della casa di riposo di Sandigliano. «La sua mancanza è per noi una grave perdita» dice Vincenzo Banino il presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Rsa. «Renato era una persona dalle molte qualità e per la nostra struttura ha fatto tantissimo. Noi gli avevamo messo in mano anche la contabilità, che lui gestiva in modo egregio dal momento che era stato funzionario ad alto livello della Banca Sella e sapeva come muoversi tra i conti. A queste doti univa la sua predisposizione naturale a rendersi disponibile per fare un po’ di tutto. Era inoltre un uomo tranquillo e silenzioso che sapeva svolgere bene e con grande attenzione e determinazione il proprio lavoro. Avrebbe avuto ancora la possibilità di diventare presidente del Consiglio di Amministrazione, ma aggravandosi sempre di più la sua salute non aveva più voluto accettare incarichi. A nome di tutto il CdA, del personale e degli ospiti mi unisco al dolore della sua famiglia ribadendo quanto fosse prezioso per noi».

Alle condoglianze si uniscono quelle di Pierluigi Ferrarotti, attuale membro del Consiglio di Amministrazione della casa di riposo: «Era una persona molto mite che non alzava mai la voce. È stato una storica figura dirigenziale della nostra casa di riposo. Sempre presente, preciso, puntuale, conciliante, sorridente: ci mancherà tantissimo. Dedicava molto tempo alla casa di riposo. Trascorreva lì anche quattro o cinque ore al giorno e si rendeva disponibile per ogni tipo di mansione, anche la più umile, come andare a fare la spesa. Era una sorta di factotum. Sono vicino alla sua famiglia in questo momento di dolore, consapevole che chi l’ha conosciuto sa quanto fosse un uomo degno di stima».

Il sindaco Mauro Masiero condivide l’apprezzamento per questa persona così significativa per la vita e la comunità sandiglianesi: «Ha lasciato un segno indelebile nel nostro paese per il quale ha fatto tanto, soprattutto per la grande attenzione che, per lunghi anni, ha dedicato alla nostra casa di riposo. Gli siamo infinitamente riconoscenti per questo ed esprimo alla sua famiglia, a nome dell’amministrazione comunale e della comunità tutta la nostra vicinanza in questo momento di dolore».

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