Attualità
Giovedì 23 Settembre 2021
“Scegliere di cambiare”: il commento del presidente dell'Uib Giovanni Vietti oggi all’assemblea di Confindustria
Galleria fotografica
La delegazione dell’Unione Industriale Biellese ha partecipato, oggi, all’Assemblea di Confindustria “Scegliere di cambiare”. Il presidente Giovanni Vietti ha partecipato all’evento del sistema confindustriale con il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Uib, Christian Zegna, e il rappresentante della Piccola Industria nel Consiglio Generale Uib, Nicolò Zumaglini, entrambi membri del Consiglio Generale di Confindustria, e con il direttore Uib Pier Francesco Corcione.«Ho partecipato con orgoglio all’Assemblea della nostra Confindustria – commenta Vietti - e, come centinaia di colleghi, anch’io mi sono alzato a sostenere con un lungo applauso il presidente del Consiglio, Mario Draghi, per la sua determinazione, concretezza, serietà e chiarezza di visione che, ora più che mai, è preziosissima».Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha dedicato ampio spazio alla figura di Draghi che, nel suo intervento, ha paragonato ai più grandi statisti della storia politica italiana. Ha inoltre indicato le quattro direttrici dei profondi cambiamenti che sono necessari: quella rappresentata dal presidente del Consiglio Mario Draghi; le riforme strutturali indicate dal PNRR; un nuovo rapporto con i sindacati; il Fit-for-55 e la transizione energetica.«La posizione di Confindustria rispetto alle priorità e ai nodi da sciogliere è stata chiara e incisiva – continua il presidente Uib -. Bonomi ha ribadito con forza la necessità delle riforme, di cui c’è estremo bisogno. In particolare, ho apprezzato il riferimento ad una maggiore apertura nelle relazioni industriali, un atteggiamento all’insegna della compartecipazione volta a trovare soluzioni concrete per raggiungere l’obiettivo comune: lo sviluppo delle imprese, la crescita del lavoro, la ripresa dell’economia».Bonomi infatti ha concluso il suo intervento ribadendo la necessità del cambiamento: «È il tempo di scegliere di cambiare – ha affermato - perché cambiare è certo difficile, ma non cambiare per l’Italia sarebbe fatale. Noi ci battiamo per gli interessi del Paese, prima che dell’industria. E crediamo che questi interessi vengano prima dei nostri rispettivi ruoli. Perché non c’è immunità di gregge che ci salvi, se ognuno dei componenti non esercita una grande responsabilità. E’ tempo di fare come ci ricorda Bebe Vio: Fatti dire che è impossibile, e dimostra a tutti che puoi farcela».
© RIPRODUZIONE RISERVATA