Scuola, la Azzolina scrive ai maturandi

Ha scelto i social l'ex ministro della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina per pubblicare la sua lettera-messaggio ai maturandi. Ecco il testo: «Come l’anno scorso, così quest’anno, l’idea di mantenere gli Esami di Stato, con una veste diversa ma seria, è nata dalla volontà di normalizzare il vostro percorso scolastico. Evitare cioè di alimentare la retorica sui giovani pigri e svogliati che vogliono un esame facile o non lo vogliono affatto. Al contrario, siete i ‘ragazzi coraggio’ che stanno lottando per riprendersi il mondo là fuori. Nessuno di voi ragazzi e ragazze sarà etichettato come ‘quello della maturità facile’. Non c’è alcun esame di serie B. C’è un esame vero che richiede studio, concentrazione e, appunto, coraggio. Avrete ansia? Sì. È successo anche a me. Ero emozionata e impaurita, è normale. L’ansia può essere un motore per il successo, perché sprona a fare di più e meglio. L’ansia da esame ha una sola ricetta: ricordarsi che tutti abbiamo paura. Impariamo a non aver paura di aver paura. Rimanere a casa, con un esame a distanza – o addirittura cancellato come chiedeva qualcuno l’anno scorso - avrebbe forse generato un effimero momento di conforto per lo ‘scampato pericolo’. Ma a ben vedere avreste solo rimandato l’appuntamento con il mondo. Che è là fuori e che avete tutto il diritto di riconquistare. Se la ‘maturità’ è un rito di passaggio, quest’anno possiamo sperare che coincida con un vero cambiamento di rinascita, l’inizio della fine di un incubo in cui siete stati precipitati. È stato un anno difficile eppure, girando le scuole, ho sempre avuto la stessa sensazione, confermata da tutti i vostri docenti: i ragazzi e le ragazze hanno pazienza, rispettano le regole. E danno il buon esempio, spesso anche agli adulti. In bocca al lupo! C’è un ‘dopo’ che vi aspetta. Troverete la vostra strada, con l’impegno e qualche sacrificio, perché ciascuno ne ha una. E c’è un Paese che vi aspetta: forse ancora non lo sa ma siete i ricostruttori che ci guideranno nel futuro».

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