«Serve uno sguardo lungimirante: pronta
al lavoro costruttivo»

Il consiglio comunale di mercoledì scorso, 26 giugno, ha visto insediarsi la nuova giunta Moggio. All’insegna della continuità e dell’esperienza è stata la campagna elettorale del rieletto primo cittadino, valori che dovranno essere ricalcati per i prossimi cinque anni di amministrazione di Cossato. Tra i cinque assessori a fianco di Enrico Moggio, Barbara Imperadori ha ottenuto il maggior numero di preferenze (166) alla tornata elettorale e le è stato affidato un importante assessorato.

A lei sono andate le deleghe al bilancio, alla programmazione e società partecipate, all’innovazione ed alle politiche giovanili. L’abbiamo intervistata e ci ha spiegato che situazione eredita, quali sono le idee e i programmi futuri per i prossimi anni.

Assessora Imperadori, quali sensazioni prova dopo questo ottimo risultato?

Sono molto soddisfatta. L’intento era partecipare attivamente alla vita della nostra Cossato, quindi non posso che essere contenta di aver ricevuto tanta fiducia, che mi consente di poter lavorare al meglio per migliorare la vita della città. Non era scontato essere scelta visto che i passati amministratori hanno lavorato benissimo.

Parlando di lei, sappiamo che ha importanti esperienze lavorative alle spalle.

Sì, durante la mia carriera ho maturato esperienze in Inghilterra e in Svizzera in ambito di fiscalità internazionale.

Quando sono tornata in Italia mi sono riavvicinata molto alla famiglia, continuando a lavorare nel mondo della contabilità. Per me è molto importante il supporto che ricevo dalla mia famiglia; i miei famigliari mi aiutano molto a badare ai figli quando mi assento per lavoro. Questo è un punto che fa parte delle nostre linee programmatiche; la famiglia è un ambiente che consente di crescere più serenamente.

Cossato è la seconda città del Biellese dopo Biella per abitanti, che situazione eredita in qualità di assessora al bilancio?

Senza alcun dubbio un bilancio sano, con una disponibilità di cassa molto ampia. Anche sulla riduzione della spesa corrente sui mutui è stato fatto un lavoro enorme, decisamente positivo da chi mi ha preceduto – l’assessore Carlo Furno Marchese. Ora, di fronte alla rielezione della lista, la continuità diventa un plus non indifferente che permette di portare a termine quei progetti avviati nella legislatura precedente.

A proposito di continuità, questa è stata il leitmotiv della vostra campagna elettorale. Dove si vedranno i primi risultati?

Innanzitutto, ci consente di organizzare meglio il lavoro interno della pubblica amministrazione; spesso da fuori non ci si rende conto di come sia tutto piuttosto macchinoso. Sulla città, alcuni progetti importanti sono stati avviati e questa amministrazione può portarli a termine. La rigenerazione del centro urbano è un progetto ambizioso che procede a gonfie vele. Non solo il centro però: è fondamentale dare attenzione alle frazioni perché sono importanti.

Dopo il covid era urgente ricreare vita sociale; non è un processo immediato e semplice, ma è una prospettiva, anche questa, decisamente migliorata. In generale non parlerei solo di continuità, ma anche di esperienza. Con questi due aspetti, ampiamente presenti nella nuova amministrazione comunale, i cittadini possono restare tranquilli.

Le sono state assegnate anche deleghe all’innovazione ed alle politiche giovanili. Parliamo della seconda. Spesso si parla dello scarso interesse dei giovani verso la politica, come si può ovviare al problema?

Le giovani generazioni sono il motore della società, quindi devono essere valorizzati. L’obiettivo è agganciarne il più possibile attraverso il coinvolgimento, la sinergia e la partecipazione. Bisogna contribuire a sviluppare servizi che interessino a loro. Creeremo tavoli di confronto, ossia spazi sia fisici sia virtuali in cui dibattere e lanciare proposte per migliorare la città e, soprattutto, modernizzarla.

Virando sulle deleghe all’innovazione, c’è qualche obiettivo dichiarato?

Per prima cosa credo che la tecnologia permetta a chiunque una maggiore efficacia in molti ambiti. Una grande sfida, contenuta nel PNRR, è la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.

Questa ha delle ricadute positive sia sugli addetti ai lavori sia sul cittadino, che è il destinatario principale della digitalizzazione. Secondo il mio punto di vista, il cittadino deve poter arrivare ai servizi comunali con facilità anche da casa; ci piacerebbe anche creare spazi digitali e nuovi servizi per i più giovani. La condizione è fare le cose non precipitosamente, ma ragionare in maniera costruttiva.

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