Tessile abbigliamento moda e green job. Academy, così riparte il lavoro: un successo i primi corsi che incrociano domanda e offerta

Dalla parte delle imprese, grandi e piccolissime. Dalla parte dei disoccupati e dei neet (i ragazzi che si sono arresi). E soprattutto, dalla parte della crescita del Paese, del Piemonte e della filiera moda che nel mondo è riconosciuta sotto un unico brand, quello del Made in Italy.
Ecco dove si collocano le Academy, corsi di formazione frutto di una pianificazione corale che parte dai fabbisogni del manifatturiero, passa per le agenzie formative (gli istituti scolastici) e approda ai Centri per l’impiego, con la supervisione della Regione.
Ieri a Città Studi, capofila dell’ambizioso progetto, è stato l’assessore al Lavoro e Formazione Elena Chiorino a introdurre la presentazione delle Academy. «Ne abbiamo parlato tanto ma non abbastanza. Le Academy incrociando domanda e offerta, sono una leva strategica e innovativa in termini di metodologia. Prima la formazione veniva proposta da catalogo: le agenzie proponevano i corsi e le imprese adeguavano le loro scelte. Ora avviene il contrario. I percorsi sono pianificati su misura, frutto delle esigenze, del numero di persone, delle ore necessarie alla formazione del personale. Esattamente quello che serve ai fini dell’assunzione di nuove risorse». Ragionare per filiera è la scommessa. Partendo dal bullone per arrivare al prodotto finito. «Ovvero coinvolgere tutti i fornitori per crescere insieme e non lasciare indietro nessuno” ha proseguito Chiorino. In Piemonte le Academy sono 9, dedicate ad altrettante filiere, pronte a essere attivate entro l’anno. Proprio da Biella è partito il primo percorso sperimentale, quello dedicato al Tessile Abbigliamento Moda e Green Jobs (sostenibilità e ambiente) finanziato con 5 milioni di euro. Entro l’anno verranno attivate altre opzioni: Agrifood; Costruzioni e infrastrutture; Sistemi della logistica; Turismo; Commercio e artigianato; Tecnologie informatiche; Manifattura avanzata; Chimica e Welfare per un totale di 96 milioni.
«Tutte sono state individuate attraverso l’analisi dei fabbisogni di ogni provincia piemontese con un lavoro di marketing territoriale” ha aggiunto Chiorino. «Perché per incrementare la competitività ci si deve muovere tutti insieme. Abbiamo creato una squadra che saprà guardare anche alle professioni nuove».
Il grande scoglio, ora, è quello di riuscire a spiegare il concetto di Academy e la finalità dello strumento alle imprese. Giovanna Ciorciari, della Regione Piemonte ed Elena Valvassori, dell'Agenzia Piemonte Lavoro, sono poi entrate nei dettagli dell’organizzazione e dei criteri che hanno determinato lo sviluppo del progetto. Competitività, sinergia, valorizzazione del capitale umano, le parole chiave.
«Le Academy nascono per sostenere settori strategici. Sono le imprese a dare valore aggiunto, sono loro che ci chiedono di formare figure nuove o innalzare le competenze dei loro addetti. E ancora le aziende  possono mettere a disposizione i loro tecnici e i macchinari per coprogettare i corsi. Per esempio 9 di questi sono partiti con 73 iscritti tra Biella e Torino con un totale di 2.700 ore di formazione e altri 7 vedranno coinvolti 89 disoccupati. Si svolgeranno tra Biella Torino e Alessandria». Anna Longo, di Enaip ha poi spiegato i dettagli dei questionari che verranno somministrati alle aziende per arrivare più agevolmente all’analisi dei fabbisogni. «Le domande sono divise in tre sezioni: l’anagrafica dove verranno indicati il numero dipendenti come le prospettive d’investimento. Quella dove indicare le esigenze di personale già in essere e le esigenze occupazionali e infine la parte dedicata alla creazione dell’Academy stessa e al contributo che l’azienda può offrire». Durante l’incontro è intervenuto l’imprenditore Piero Gaudino accompagnato da Ezio Galasso che ha illustrato favorevolmente la sua esperienza con il Cnosfap. Il dirigente Mauro Teruggi ha spiegato. «Un’esigenza espressa da tre anni dall’azienda che finalmente ha trovato una soluzione nel primo corso dell’Academy sul tessile che abbiamo avviato a Biella. Insieme alle Officine Gaudino abbiamo pianificato tre moduli, tra maggio, ottobre e febbraio 2024.anche grazie alla collaborazione di altre aziende e al supporto di Città Studi, Regione, Uib e professionisti» Altrettanto fortunato il percorso dedicato al gioiello realizzato con Mattioli, partito con 400 candidature. I 40 elementi selezionati sono stati già assunti.

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