Un abbraccio atteso da cinquant'anni

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Per cinquant’anni ha conservato il ricordo di quel ragazzino dallo sguardo spaurito. Lo aveva conosciuto nel reparto di neurologia: lei infermiera, lui ferito. Era uno degli scampati alla tragedia dell’alluvione. «Sapevo che aveva perso tutto» racconta Maria Dora Tiozzo Pagio, ora in pensione. «Dopo pochi giorni fu dimesso, non era grave. E io mi sono sempre chiesta dove sarebbe andato, che fine avrebbe fatto dopo quel drammatico evento che sconvolse la vita della sua famiglia. Mi sono domandata più volte come rintracciarlo. Poi la vita ha preso il suo corso e, impegnata in vicende e preoccupazioni, non ho mai cercato quel ragazzetto che mi era rimasto tanto impresso».Finché, qualche giorno fa, sfogliando Il Biellese del 30 ottobre, Maria Dora ha avuto un sussulto: l’immagine di Enrico Pizzoglio scattata all’ospedale di Biella ha riportato il tempo indietro di 50 anni.«Era lui, non l’ho dubitato nemmeno un istante. Dopo aver riconosciuto i suoi occhi smarriti, ho compreso che era arrivato il momento di mettermi in contatto con lui».

L’articolo completo è su Il Biellese del 20 novembre.

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