Sembra la prima cura realmente efficace per combattere la Sla, la sclerosi laterale amiotrofica, una delle più devastanti malattie degenerative, tristemente nota negli ambienti sportivi e in particolare calcistici. E a realizzarla è un biellese, il professore Adriano Chiò, già vincitore nel 2021 del Forbes Norris Award, il massimo riconoscimento mondiale nella Sla, una sorta di Premio Nobel per la ricerca sulla malattia.
La più prestigiosa rivista scientifica mondiale in ambito medico, il New England Journal of Medicine, ha pubblicato i risultati dello studio internazionale sul Tofersen, un farmaco che agisce selettivamente sull’Rna messaggero, bloccando la sintesi della proteina alterata. Capofila dello studio è stata appunto l’équipe del professor Chiò dell’ospedale Le Molinette di Torino. Lo studio sperimentale ha coinvolto 108 individui affetti da Sla con mutazione nel gene Sod1. I risultati hanno evidenziato un rallentamento della malattia e in alcuni casi addirittura una regressione. È ancora presto per parlare di svolta nella cura della Sla, ma la comunità scientifica ha parlato di un passo decisamente importante e di una nuova e concreta speranza.
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