Un nuovo iniettore angiografico per la Cardiologia grazie alla raccolta fondi sostenuta dalla generosità dei biellesi con gli Amici dell’ospedale di Biella

Galleria fotografica

L’ospedale di Biella ha aggiunto un secondo iniettore angiografico, strumento utile all’iniezione del liquido di contrasto, alla propria dotazione. Un’importante implementazione tecnologica per le attività della Cardiologia e della Chirurgia Vascolare ed Endovascolare dell’AslBi, visto che l’aggiunta di questo strumento a quello già presente rende equivalenti la sala angiografica e quella di elettrofisiologia, permettendo di raddoppiarne la forza di utilizzo. Merito della campagna di raccolta fondi “UNA MANO SUL CUORE per l’Ospedale di Biella”, promossa dall’associazione Amici dell’Ospedale di Biella su iniziativa del pilota di rally Sig. Pier Angelo Tasinato; una campagna finalizzata alla donazione, per la quale anche un altro cittadino biellese, Sig. P. A. Ginipro, ha contribuito in modo determinante a tagliare il traguardo, consentendo agli Amici dell’Ospedale di Biella di acquisire l’iniettore angiografico già nelle scorse settimane, a campagna di raccolta fondi ancora aperta. La raccolta fondi«Ho ricevuto tanto e adesso voglio restituire qualcosa». Così il noto rallista Tasinato aveva presentato la raccolta fondi a favore dell’ASLBI circa un anno fa, motivato dalla propria esperienza personale di paziente della Cardiologia biellese a partire dal 2017. Il pilota, con il supporto degli Amici dell’Ospedale di Biella, aveva così deciso di organizzare, in accordo con l’Azienda Sanitaria e in particolare con la Struttura Semplice Ingegneria Clinica, una campagna dal valore di 30.000 euro per acquisire un ulteriore iniettore angiografico per la Struttura Complessa di Cardiologia – UTIC.L’iniziativa ha accompagnato Tasinato durante tutte le successive gare in calendario, al volante di un’auto serigrafata con il logo degli Amici dell’Ospedale di Biella e della raccolta fondi il cui invito ad aderire era rivolto a tutti: cittadini, associazioni, aziende del territorio e non.Lo sport è stato alleato della solidarietà anche con la partita femminile di calcio tra Cral AslBi e Nazionale Città del Vaticano, giocata a Biella lo scorso ottobre con il ricavato destinato all’iniziativa.L’iniettore angiograficoL’iniettore angiografico è un macchinario utile all'iniezione del mezzo di contrasto nelle indagini angiografiche per individuare l’occlusione dell’arteria. Uno strumento particolarmente importante nella diagnosi e nella cura in ambito cardiologico.«Nei primi anni Duemila il liquido di contrasto veniva iniettato ancora a mano - spiega Andrea Rognoni, Direttore della Cardiologia biellese – Avere due di questi macchinari, uno per la sala angiografica e l’altro per quella di elettrofisiologia, è un valore aggiunto che pochi ospedali possono vantare. Lo strumento consente di raddoppiare la forza di utilizzo delle due sale e aumentare la qualità dei trattamenti e delle operazioni, soprattutto in caso di urgenze concomitanti, come avviene in un infarto. Il liquido serve per osservare le strutture delle arterie e favorirà sempre più interventi mininvasivi».«Come chirurgo endovascolare opero in una delle sale della cardiologia interventistica una volta a settimana e in quelle ore concentro la chirurgia aortica più complessa, sfruttando un angiografo di ottimo livello – afferma Enzo Forliti, Direttore Chirurgia Vascolare ed Endovascolare -  Il secondo iniettore è importantissimo perché permette di eseguire la procedura con maggiore sicurezza e alle due sale di lavorare in contemporanea. Le tecnologie attualmente presenti combinano la tecnica open e quella mininvasiva e questo ha degli effetti positivi sia sull’operazione in sé sia sul paziente stesso. In tal modo infatti è possibile evitare di aprire l’addome e ridurre il numero di ferite chirurgiche: curare direttamente all’interno delle arterie con un accesso remoto permette inoltre di diminuire i giorni di degenza post-ospedaliera. La chirurgia endovascolare è il futuro». «Negli ultimi anni ho dovuto affrontare un percorso di cura cardiologico e tutte le volte che sono stato in Ospedale ho trovato personale estremamente preparato, grazie a cui sono tornato a condurre una vita normale e a seguire le mie passioni sportive – racconta Tasinato – Per questo motivo mi sono convinto ad attivarmi per contribuire alla funzionalità della struttura, coinvolgendo tutto il territorio con l’appoggio degli Amici dell’Ospedale di Biella, che hanno subito sostenuto l’iniziativa permettendo poi alla campagna di tagliare il traguardo e donare così quest’importante strumento». «Per il rallyLANA in programma a luglio a Biella ho in mente una bellissima sorpresa», anticipa l’automobilista. Leo Galligani, Presidente Amici dell’Ospedale di Biella, commenta così il successo dell’iniziativa: «Le donazioni hanno spesso dietro una storia, non sono mai semplici “pagamenti”. I vissuti in Ospedale procurano emozioni forti, quelle della vita e della morte, del benessere e della sofferenza, avute o sfuggite. Talvolta sono la somma di storie. Una è stata questa: un pilota di rally dona e invita a donare gareggiando: la sua macchina da corsa è contraddistinta dal cuore rosso e i loghi dell’associazione e dell’Ospedale».«Successivamente i soci del Circolo Ricreativo Lavoratori dell’Asl interrompono il loro “lockdown di fatiche” organizzando la partita femminile di calcio insieme alla Nazionale Città del Vaticano, con il ricavato a sostegno di questo progetto – prosegue – Si aggiungono raccolte da parte di infermiere in memoria di Anita, di amici in memoria di Elena. Un mattino il signor Ginipro entra in Cardiologia non per i controlli, ma per fare una donazione. Ci viene indirizzato, parliamo dell’iniettore angiografico, del suo costo e della cifra nel frattempo raggiunta. Il tempo d’incrociare lo sguardo gli è bastato per comunicarci l’impegno a colmare tutta la differenza all’acquisto. Il puzzle è compiuto e in buone mani. I biellesi hanno sempre avuto una parte determinante nel sollevare le sorti del loro Ospedale. Questo, per una somma di motivi, è momento molto difficile, dentro un clima altrettanto difficile. È necessario unire tutte le forze, le competenze, le volontà. Con la stessa fiducia dei donatori». «Spesso si dice che l’ospedale è dei suoi cittadini. Ed è vero. Questa donazione, frutto della comunità biellese, lo dimostra: tante sono state le persone e le realtà del territorio, coinvolte in questo bellissimo progetto. Vorrei dedicare a ciascuno di loro il mio più sentito ringraziamento. – commenta la Direzione Generale AslBi – L’innovazione tecnologica oltre a innalzare la qualità e la sicurezza della prestazione offerta ai pazienti, è un elemento attrattivo per l’ospedale di Biella, perché consente ai medici e agli operatori sanitari di trovare qui un’opportunità concreta per crescere e consolidare la propria esperienza professionale. L’Associazione Amici dell’Ospedale non ha mai smesso di impegnarsi in questi mesi non facili per la sanità, proprio con questa consapevolezza e per questo motivo incontra la fiducia e il supporto di cittadini che scelgono di donare. Esprimo a nome di tutta l’Azienda Sanitaria Locale di Biella la più sentita gratitudine al Dott. Leo Galligani e al Dott. Adriano Guala e ai loro volontari, non solo per l’ottimo risultato, ma anche per la serietà e il cuore che ci mettono a beneficio di tutta la comunità».Filippo Sarcì, presidente del Cral Asl di Biella, sottolinea che «la sinergia tra persone che credono in un progetto e lo portano a termine è un qualcosa di incredibile, e fa sì che numerosi partner vengano coinvolti dall'entusiasmo: la partita femminile di calcio ne è l'esempio. Vorrei esprimere un riconoscimento agli Amici dell'Ospedale di Biella per averci supportato nel nostro evento del 16 ottobre 2021; un ringraziamento speciale va inoltre a tutti i miei collaboratori del Direttivo, che hanno dato il meglio per la buona riuscita dell'evento».

© RIPRODUZIONE RISERVATA