Un paese ferito. La Spoon River di Sandigliano. Nell’ultima settimana cinque morti: non tutte sono ascrivibili con certezza al Coronavirus

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Il sindaco: «Non uscite di casa». E annuncia che scenderà a fianco dei vigili per controllare il rispetto dei divietiSandigliano è un paese ferito. In una settimana sono cinque i lutti che hanno interessato la comunità. Ad essere particolarmente colpita è la casa di riposo che affaccia sulla centralissima via Gramsci, sempre trafficata ma che ora, anche in quelle che dovrebbero essere le ore di punta, quelle in cui si concentra il traffico diretto verso Biella, è spettrale, tanto da assomigliare alla quinta di un film di Sergio Leone. A perdere la vita per prima, lo scorso giovedì, è stata Ivana Serra, 90 anni. Era stata ricoverata in ospedale a Ponderano. Il referto medico parla di polmonite. Non le è stato fatto il tampone. Domenica è morto Filippo Vergnasco, aveva 66 anni. Abitava in un appartamento messo a disposizione dal Comune, proprio a fianco della casa per anziani. Prima che venissero adottate le misure per il contenimento dell’epidemia da coronavirus e venissero interdetti gli ingressi alla casa di riposo da parte dei non residenti, anche ai familiari — una sorta di quarantena preventiva, misura adottata da tutte le strutture per anziani — andava a ritirare i pasti lì. Filippo, tifoso juventino, sempre sorridente al destino avverso, era a suo modo un personaggio e in paese la sua mancanza si sentirà. Non stava bene da tempo e avrebbe dovuto sottoporsi a un intervento. L’hanno trovato senza vita i vigili del fuoco. L’ha ucciso il Covid-19? Non si sa, il tampone non è stato fatto. Poi, nel reparto di terapia intensiva del Degli Infermi, è morta Concetta Allegra (Titti), 85 anni. Era ospite anche lei della casa di riposo. Nei giorni precedenti si era aggravata, ed era stato necessario il ricovero. La figlia Paola, sui social, la ricorda così: «Ciao mamma, questo virus cattivo ti ha portato via, ora sei di nuovo con il tuo Romeo». Mercoledì la notizia che non ci si aspettava, quella del decesso, sempre in ospedale a Biella, del presidente della Pro Loco Fiorenzo Diviso. Avrebbe compiuto 66 anni il 10 aprile. La scorsa settimana era stato male. Sottoposto al tampone per rilevare la presenza del virus della Sars2 era risultato positivo. Di ieri l’ultimo lutto. In casa anziani è mancata, a 86 anni, Anna Vialardi. Era la vedova di Silvio Peraldo che negli anni ‘80 quella casa aveva contribuito, da amministratore comunale, a fondare. L’ennesima notizia, questa, che ferisce la comunità. Non si può dire con certezza la causa del decesso. Una cosa accomuna tutte queste morti: l’impossibilità per i familiari di vedere per l’ultima volta il proprio caro, di accompagnarlo per l’ultimo tratto di vita terrena. E al dolore si somma altro dolore. Sandigliano, come altri paesi del Biellese, ma forse più di altri, da qualche settimana si sente stretto nella morsa di questa malattia sconosciuta. Almeno da quando si era diffusa la notizia di una volontaria della casa di riposo positiva, fatto che aveva costretto in quarantena alcuni dipendenti e che aveva fatto mettere sotto osservazione alcuni ospiti. In questi giorni sarebbero tre i nuclei familiari in quarantena, tra loro ci sarebbero dei positivi. Il sindaco Mauro Masiero non ha mai nascosto la difficile situazione senza però mai esasperarla ed è in contatto costante con la Prefettura e con gli organi competenti. Poche settimane fa era stato lanciato un servizio di messaggistica WhatsApp “Sandinline” che registra sempre più utenti e sul quale vengono dati aggiornamenti in tempo reale. A differenza dei primi giorni dall’adozione delle misure di contenimento, in cui molti uscivano in strada per attività fisica, sembra aver avuto effetto l’ultimo appello pubblicato online: «Si ricorda che anche il territorio di Sandigliano è segnato dal Covid-19. Lo dimostra il numero di cittadini contagiati, alcuni dei quali, purtroppo morti. State in casa. Mi appello a tutti voi per evitare che ci siano altri contagi. Restate in casa». A questo appello ieri è seguito l’annuncio che nei prossimi giorni anche il primo cittadino, affiancandosi alla polizia locale, effettuerà controlli per il rispetto del divieto di spostamenti e di aggregazione.

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