Una festa luminosa aspettando il nuovo don
Intensa la celebrazione presieduta dal vescovo emerito Gabriele Mana per festeggiare San Pietro anche con un dipinto
Un San Pietro “luminoso” con le chiavi in mano, pronto ad aprirci le porte del cielo, ecco come è stato rappresentato dal pittore Giancarlo Rocchi il patrono della parrocchia di Candelo nel quadro che è stato benedetto domenica, durante la Messa solenne, presieduta dal vescovo emerito di Biella Gabriele Mana e concelebrata da don Angelo Nardi e da don Silvio Gianolio.
Monsignor Mana ha celebrato infatti la Messa per la festa patronale di San Pietro, creando con le sue parole un clima familiare e sottolineando proprio l’affetto che lo lega a Candelo e alla comunità con il coro che ha lodato per i canti eseguiti, affermando: «Non si è smentito». Ha chiesto a tutti di pregare per i due concelebranti, per il parroco don Attilio Barbera che è a riposo e per don Simone Rocco che arriverà a guidare la parrocchia in sua vece, dicendo: «Preparatevi ad accogliere il grande dono che il Signore fa con lui per tutto Candelo».
Nell’omelia ha commentato le Letture del giorno, invitando tutti a perseverare nella fede come il capo della sinagoga Giairo disperato per la figlia morente e l’emoroissa che confida nella guarigione solo sfiorando la tunica di Cristo. Il vescovo emerito ha poi posto l’attenzione sulla figura del patrono San Pietro: «Basta uno sguardo di Gesù per farlo sentire perdonato, dopo il pentimento, per il triplo rinnegamento di Cristo: da allora diventò testimone e martire, la pietra a cui si affidarono gli apostoli, così come oggi i cristiani si affidano al Papa, suo successore. Chiediamo anche noi» ha concluso «di sentirci guardati da Gesù con quello sguardo che ti cambia totalmente!».
Al termine della Messa monsignor Mana ha ricordato che, quando ventitrè anni fa, appena nominato vescovo, era venuto per la prima volta a Candelo, aveva ricevuto in dono il quadro con il suo ritratto che ora conserva nella sua casa a Marene e che era stato dipinto, solo guardando una foto sul giornale, dalla sempre attiva parrocchiana Daniela. «Da un quadro, quindi - ha detto- ad un altro quadro che ora benedirò».
L’opera è stata presentata da Riccardo Alberto che ha raccontato la genesi del dipinto, ispirata con qualche modifica a un’opera posta nella chiesa di Segni, in Lazio. Giancarlo Rocchi ha coinvolto tutta la comunità inviando ogni tre settimane notizie e immagini dell’avanzamento lavori. Alle sue parole è seguito il commento del vescovo: «Il quadro è bello, con colori vivaci. Pietro ha le chiavi in mano per dire che le porte sono spalancate perché tutti un giorno possiamo entrare nel Regno dei cieli». Ha quindi benedetto l’opera e tanti dei presenti, a partire dal sindaco Paolo Gelone, hanno voluto firmare la pergamena della donazione come testimoni dell’evento.
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