Una nuova veste telematica per il Polo Bibliotecario Biellese
BiblioBi si rinnova in tre step: restyling di portale, App e nuovo spazio per la digitalizzazione del patrimonio
Si è concluso, grazie alla preziosa collaborazione di DM Cultura, il secondo step del rinnovamento dei sistemi digitali del Polo Bibliotecario Biellese.
Il primo ha interessato l’app BiblioBi e si è concluso nella primavera del 2021. Ora si chiude il secondo consistente passo che ha visto la realizzazione del restyling del portale BiblioBi, ora on-line, rivisto non solo nella forma ma anche nei contenuti ma sempre all’indirizzo www.polobibliotecario.biella.it.
La prima novità è che il nuovo portale è responsive su smartphone e tablet e ciò faciliterà i consultatori non avvezzi all’uso del PC. Questa opportunità va ad aggiungersi all’App che funziona naturalmente in parallelo con il portale e offre con maggior immediatezza tutti i servizi disponibili sul portale, mantenendo in memoria l’utente e non necessitando di continui login. L’estetica di BiblioBi è stata rinnovata di concerto con le biblioteche che fanno parte della rete, con il coordinamento della Biblioteca Civica di Biella, che da più di trent’anni gestisce il polo bibliotecario per conto dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane (ICCU) in seno al Ministero per i beni e le attività cultural (polo BIA).
La prima novità è che lo slider della testata non ha un’immagine fissa come nel precedente, ma cambia a ogni caricamento della pagina. A tutte le biblioteche è stata data la possibilità di inviare un’immagine della propria biblioteca. In questo modo i consultatori potranno scoprire la ricchezza del territorio biellese in ambito bibliotecario. Si spazia infatti dalle biblioteche dei comuni del circondario, da Pettinengo a Mongrando, da Vigliano a Cossato o Valdengo e altre ancora, per arrivare a biblioteche di conservazione come quelle religiose dei santuari o della Parrocchia di Campiglia Cervo e a centri di documentazione come la biblioteca della Fondazione Pistoletto, la Fabbrica della Ruota o la Domus Laetitiae di Sagliano Micca. Fra le biblioteche scolastiche compare per la prima volta quella dell’Istituto E.Bona, che non ha ancora iniziato la catalogazione, ma è in rete, e naturalmente la biblioteca universitaria di Città Studi.
Nei contenuti si è provveduto ad aggiornare e a reimpostare le pagine razionalizzando gli spazi, visto che lo sviluppo della pagina rispetto a prima è più verticale. In collaborazione con la biblioteca di Città Studi è stato rivisto il bottone Leggere digitale che comprende le opzioni offerte agli amanti degli e-book e dell’accesso digitale ai periodici, ma non solo. La Biblioteca di Biella contribuisce economicamente al mantenimento di MLOL (Media Library On Line - che è fornito a pagamento da Città Studi con un abbonamento annuo di 10 euro) e ciò ha consentito l’incremento del numero delle risorse disponibili nello store.
Del tutto nuova è la parte Conservazione che contiene 5 bottoni: uno che descrive il patrimonio digitalizzato dalle biblioteche della rete e quindi anche i preziosi Fondi fotografici della Biblioteca Civica di Biella (per la prima volta divisi uno a uno per facilitare le ricerche), uno che dà spazio ai Fondi librari (ogni biblioteca potrà valorizzare i propri), uno dedicato al censimento delle tesi di laurea di argomento locale condotto di concerto con il Docbi-Centro Studi Biellesi e la Biblioteca di Città Studi, uno destinato a valorizzare i Progetti portati a termine con l’obiettivo di far conoscere il servizio bibliotecario e il patrimonio (ultimo in ordine di tempo quello concluso a giugno con l’Istituto Comprensivo San Francesco di Biella). Ultimo bottone è quello dedicato alla Miscellanea di Quintino Sella, che meritava assolutamente una valorizzazione specifica. Il corpus appartenuto allo statista è giunto alla Biblioteca Civica a inizio Novecento già organizzato in volumi e materie. Nulla di questo ordine è stato turbato nella catalogazione, ma era necessario darne un’immagine schematica così che i consultatori potessero essere agevolati nella ricerca. A ogni opuscolo è stato collegato ovviamente anche l’argomento, il titolo e l’autore, ma poter vedere la struttura ad albero che sottende alla raccolta così come è stata concepita dal soggetto produttore, speriamo possa essere d’aiuto ai ricercatori, anche quelli solo curiosi di conoscere questo interessante patrimonio.
Naturalmente, a tendere, il bottone Conservazione potrà essere implementato con le collezioni di pregio di tutte le biblioteche aderenti al Polo.
Ma il lavoro non si concluderà così. «Ci attende un terzo step. Sarà in questo caso una nascita vera e propria, perché nei prossimi mesi daremo vita a un BiblioBi Ragazzi ideandolo da zero – commenta la responsabile del Polo, Anna Bosazza. - Dovrà comprendere tutto il materiale dedicato agli utenti da zero a 18 anni, presente in tutte le biblioteche aderenti a BiblioBi, che coinvolgeremo ovviamente nei lavori. Non sarà semplice, ma con Donatella Capovilla, bibliotecaria espertissima e responsabile fin dalla sua nascita della Palazzina Piacenza, accoglieremo la sfida e ci impegneremo per offrire ai ragazzi uno spazio strutturato al meglio, avvalendoci naturalmente dell’esperienza di DM Cultura che ci supporterà con competenza come sempre».
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