FIRMA DEL PROTOCOLLO CON L’ASL
Uno sportello per il benessere organizzativo dei lavoratori. La Procura e l’Asl Biella hanno siglato venerdì mattina un protocollo che prevede uno spazio di ascolto dedicato per il personale della magistratura, anche ordinaria, e per quello amministrativo che lavora in Procura. È il primo servizio di questo tipo a livello italiano, istituito nel solco di uno sportello già attivo all’interno della Medicina del Lavoro dell’Asl Biella. La referente sarà la dottoressa Albina Rispoli, psichiatra e psicoterapeuta della Medicina del Lavoro. L’accesso da parte dell’utenza potrà avvenire sia su richiesta del medico competente che durante la visita di idoneità ravveda la necessità di un supporto per il lavoratore sia da parte del lavoratore stesso.
«L’idea di realizzare un progetto simile» spiega il procuratore Angela Teresa Camelio «mi è venuta nel 2017 dopo che avevo assistito a un convegno sul benessere organizzativo, dove avevano presentato una realtà in cui erano state allestite una nursery, un asilo, una palestra e una mensa per i dipendenti. Ho subito pensato di poter allestire qualcosa di simile nel Biellese e quando ho incontrato la dottoressa Rispoli ho capito che si poteva realmente passare dalle parole ai fatti. Credo sia fondamentale lavorare sulla prevenzione dello stress da lavoro, a maggior ragione in realtà piccole come la nostra, dove i carichi di lavoro sono elevati e occorre essere particolarmente duttili e dinamici. Nel 2018 abbiamo siglato una bozza di protocollo e dopo il lockdown ho deciso, con i vertici dell’Asl, di riprendere in mano il progetto, diventato realtà grazie all’enorme disponibilità del direttore generale Mario Sanò. L’accesso può avvenire con una semplice telefonata, è gratuito e rispetta la privacy nel modo più assoluto. Non è stato facile veicolare un’iniziativa del genere ai colleghi e per questo ringrazio il contributo del nostro direttore amministrativo Domenica Sapienza e del nostro rappresentante sindacale Maria Valvo».
Il direttore generale dell’Asl Mario Sanò e quello amministrativo Paolo Garavana non nascondono il proprio entusiasmo: «Un percorso che nasce da una felice intuizione del procuratore Camelio, che ringraziamo. Si tratta di un progetto pionieristico a livello italiano, il benessere organizzativo è un vantaggio per tutti». Concetti che vengono sottolineati anche da Albina Rispoli: «Un servizio simile porterà benefici all’attività lavorativa quotidiana e consentirà al personale di essere maggiormente motivato. Siamo stati una delle prime realtà in Italia nel 2009 ad avere lo sportello di ascolto in ospedale, dove mi occupo sia di gruppi sia di utenti singoli. Trascorriamo sul posto di lavoro la maggior parte del tempo e momenti difficili possono capitare a chiunque. Un’iniziativa di questo tipo consente di individuare i problemi e risolvere, portando benefici effetti che coinvolgono una persona non solo nella sua sfera lavorativa, ma anche privata».
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