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Nel 1938 a Valdengo fu inaugurato l’oratorio “Don Bosco”: è l’anno in cui Mussolini pubblicò le leggi razziali e Hitler iniziò la persecuzione degli ebrei. Nel mese di settembre l’allora parroco don Ferrarotti insieme ai due vescovi valdenghesi – monsignor Pella e monsignor Ugliengo – inaugurò il nuovo spazio per i giovani, con l’idea di farne un luogo di crescita. Oggi, a ottant’anni di distanza, l’oratorio è ancora un punto di riferimento per i ragazzi e anche per le loro famiglie: molti genitori nei mesi estivi hanno messo a disposizione un po’ del loro tempo per ritinteggiare la struttura in vista della festa per gli 80 anni.Gli appuntamenti inizieranno domenica e proseguiranno per due settimane: «Sarà un momento di condivisione, che inaugureremo con la fiaccolata delle 16» racconta il parroco don Luigi Bellotti. «Quattro gruppi di persone provenienti dai confini del paese con Cerreto, Piatto, Vigliano e dalla chiesetta di San Rocco porteranno le fiaccole convergendo verso l’oratorio, dove alle 16.30 sarà acceso un tripode, il simbolo che terrà viva e luminosa l’unione della nostra comunità». Quello stesso braciere, al termine dei festeggiamenti (il 16 settembre), prima di essere spento sarà utilizzato per accendere le candele che ogni famiglia porterà a casa in ricordo della festa. Domenica dopo il rito d’inizio sono in programma un brindisi e la condivisione della merenda. Inoltre sarà in funzione la “casetta dei giochi da fiera”.L’articolo completo è su Il Biellese del 31 agosto.
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