Valorizzazione del territorio di Castellengo e delle Baragge, riapre l'osteria della Villa
Buone notizie per i patiti della cucina d’autore: il prossimo ottobre riapre i battenti l’Osteria della Villa in quel di Castellengo, frazione di Cossato dal 1936 che fino a tale data era stata comune autonomo. Situata proprio davanti a quello che fino a tale data era il palazzo comunale, oggi sede dell’interessante Ecomuseo del Cossatese e delle Baragge, la costruzione che ospita l’Osteria della Villa è dominata, come la maggior parte della frazione, dalla rocca su cui si erge il Castello di Castellengo ed è piacevolmente circondata dalla natura.
Il restauro di quest’altro edificio-simbolo e la riapertura dell’Osteria della Villa, resi possibili dall’amore di un gruppo d’imprenditori per questi luoghi, costituiscono un ulteriore passo sulla via del rilancio turisticoricettivo di Castellengo, cominciato solo in anni recenti grazie alla lungimiranza e tenacia di chi vi ha saputo cogliere potenzialità non soltanto storico culturali, ma anche ambientali ed enogastronomiche. Un risultato importante, che dimostra quanto possa valere la collaborazione fra attori diversi, ognuno secondo le proprie esperienze e competenze, ma tutti davvero uniti da un ideale di valorizzazione del territorio.
Posizione strategica
La lunga storia dell’Osteria della Villa è la storia stessa della frazione perché, prima che poco distante fosse costruito il ponte sul Cervo, questa era una tappa davvero obbligata: oltre agli abitanti del paese che vi si ritrovavano, qui si fermavano tutti (e tutto). Quelli del posto per le piccole commissioni, per fare la spesa o comprare il tabacco, bere qualcosa, giocare a carte o a bocce, spettegolare... E vi si fermavano commercianti e viandanti per fare una sosta o abbeverare i cavalli, per acquistare generi di prima necessità, per mangiare e bere approfittando della buona cucina e del buon vino che nella zona si è sempre fatto. Poi si proseguiva per raggiungere Biella o la stessa Cossato, oppure andare oltre, a barattar merci e interessi verso Vallemosso e Trivero. Magari pure fino in Valsesia.
Tutto facile da raccontare con qualche semplice “pennellata”, molto meno farlo seguendo un preciso ordine temporale. Già, perché sull’edificio che rinasce con l’Osteria della Villa si hanno solo frammentarie e per nulla certe notizie. A cominciare dai dubbi sull’epoca di costruzione del nucleo più antico, che include pure un bellissimo forno per fare il pane, anch’esso in fase di restauro. Si può solo dire, perché evidente già a un primo esame, che la costruzione è stata oggetto di notevoli modifiche strutturali tra gli ultimi decenni dell’Ottocento e gli Anni 20 del secolo scorso, compreso l’ampliamento dell’ala ovest. E possiamo dire pure che l’attuale Osteria della Villa è stata sede di dopolavoro nel periodo fascista, per poi divenire bar-trattoria, con tanto di balera e bocciofila, negli Anni 50 e 60 del secolo scorso e, infine, essere ridimensionata al ruolo di classica drogheria di paese fino ai lunghi anni dell’abbandono. L’odierna rinascita, attraverso un sapiente restauro, è stata resa possibile grazie all’intervento di un pool di imprenditori che operano nei più disparati settori ma sono tutti accomunati da un grande amore per la frazione e dal desiderio di vedere Castellengo continuare nel proprio risveglio sotto il profilo della ricezione e dell’attrattiva turistica.
Ristorazione d’eccellenza
Fin qui la storia, ma cosa potrà ragionevolmente aspettarsi chi volesse mangiare all’Osteria della Villa? Innanzitutto riscoprire gli antichi sapori e i piatti della tradizione locale, spesso piacevolmente rivisitati e valorizzati in chiave moderna, potendo contare su una rigida e costante selezione delle materie prime e delle specialità tipiche del territorio, alcune delle quali decisamente a chilometro zero, tra cui paste e paste ripiene fatte in casa come una volta, carni certificate da animali allevati secondo natura, salumi artigianali dei migliori produttori della zona, frutta e ortaggi di primissima qualità, una nutrita rappresentanza di formaggi locali e, dulcis in fundo, l’ampia scelta di golosità home made che vanno a comporre il carrello dei dolci. Ma all’Osteria della Villa la rigida selezione non risparmia nemmeno i prodotti provenienti da “fuori”, a cominciare dal pesce che pure non mancherà e sarà cucinato sempre all’insegna della riscoperta, rivisitazione e valorizzazione di antiche ricette.
D’altra parte, l’ampia e attrezzatissima cucina dell’Osteria della Villa è diretta da un nome che da tempo è garanzia di ristorazione eccellente nel territorio biellese e non solo: stiamo parlando della chef Annamaria Borsetto, ex Ristorante Panta Rei a Cossato, affiancata dalla figlia Giulia Negrello alla guida della Panta Rei Group, società che già gestisce, oltre a servizi di catering, banqueting e asporto, la Country House Cascina Foresto (ex Agriturismo Cascina Foresto) che si trova poco distante.
Ampia varietà di proposte
Anche per quanto riguarda strutture e servizi, all’Osteria della Villa nulla è lasciato al caso... A cominciare dall’ampio parcheggio direttamente a lato della struttura, che all’interno può garantire quasi 50 coperti su tavoli sia quadrati sia tondi, suddivisi in diverse stanze collegate fra loro, dalla più riservata per sole 4 persone alla più capiente, adatta anche a piccole cerimonie e riunioni di lavoro, che ospita comodamente fino a 20 commensali; in tutti questi ambienti si respira la stessa atmosfera di grande calore e raffinatezza. Per chi invece preferisce mangiare all’aperto, non manca uno spazio dehors da una ventina di posti mentre un altro, molto più capiente, sarà pronto in vista della prossima estate. All’Osteria della Villa si può sia pranzare, senza perdere troppo tempo, in base alle opzioni dei menu di lavoro, sia cenare con calma alla carta potendo scegliere fra 5 antipasti, 4 primi piatti e 4 secondi, oltre naturalmente ad approfittare del ricco carrello dei formaggi tipici e dell’ampia scelta di dolci e dessert fatti in casa; non manca nemmeno la possibilità di organizzare aperitivi e sfiziosi apericena. Per finire, anche la carta dei vini dell’Osteria della Villa è all’altezza delle meraviglie descritte fin qui: la fornitissima cantina mette ovviamente in primo piano le etichette di Castellengo insieme a quelle dei migliori produttori dell’Alto Piemonte, ma garantisce pure una vasta selezione dei più pregiati vini di tutta Italia e non solo.
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