Vincenziani: «Stupore e rabbia, ma
si prosegue»
Lo sfogo dopo il fatto increscioso successo nei giorni scorsi, quando qualcuno ha gettato alcuni prodotti alimentari
Non è facile tendere la mano a chi rifiuta l’aiuto. Ma peggio è vedere che quell’aiuto viene accettato, e poi sprecato.
È ciò che è accaduto nei giorni scorsi alle volontarie del Gruppo Vincenziano attivo nella parrocchia dell’Assunta, in seguito alla segnalazione che uno dei pacchi alimentari forniti dal Fondo Aiuti Europei agli Indigenti era stato gettato bello e integro nell’immondizia.
Commenta la presidente dell’associazione, Angela Pozza: «Insieme a tutti i volontari abbiamo fatto una profonda riflessione. Abbiamo provato stupore, rabbia, sgomento ed incredulità. Stupore per vedere in parte vanificati gli sforzi messi in atto dalla nostra associazione per aiutare chi ha bisogno di essere sostenuto con prodotti alimentari. Rabbia per la mancanza di rispetto verso il lavoro dei volontari che tanto si prodigano per poter preparare e distribuire le borse mensili. Sgomento per non riuscire a capire come si possa pensare di gettare, se non graditi, alimenti non utilizzati invece che restituirli all’associazione. Incredulità: non ci sembra possibile che questo fatto sia veramente avvenuto ma, purtroppo, le fotografie lo dimostrano. Ci sono molti pacchi di caffè FEAD che l’associazione ha distribuito nel corso di vari mesi e che, se non utilizzato, poteva essere tranquillamente reso. Ci si chiede: ma perché è stato preso se non si gradisce? È nostro grande dispiacere constatare questo comportamento, viste le azioni che il Banco Alimentare mette in campo per ottenerli dalla comunità europea e dalla colletta alimentare annuale per poi venire ceduti gratuitamente per la distribuzione. Oltre a questi prodotti, si possono vedere alimenti che il Gruppo di Volontariato Vincenziano compera con le proprie risorse o che ci vengono donati dal progetto “Fra Galdino” o dalla Croce Rossa o da Auser o da privati cittadini tramite la parrocchia e che mettiamo nelle borse mensili».
Uno dei motti del gruppo, come d’altra parte per molte realtà di volontariato, è proseguire la rotta nel tentativo di donare e fare del bene. Prosegue Pozza a nome di tutti i volontari: «Ci siamo interrogati, ma non riuscendo ad individuare chi ha fatto questo, non possiamo pensare di smettere di lavorare per la solidarietà e per la carità.Certamente sarà sospeso dall’aiuto dell’associazione chi fosse individuato come responsabile del misfatto, ma per ora, fra tanti assistiti come fare a capire chi? Non potendo essere certi che questa persona abiti in quella via e che i prodotti gettati siano solo quelli donati ad un assistito del nostro gruppo continueremo a lavorare con entusiasmo per alleviare le sofferenze dei nostri assistiti. I volontari Vincenziani sono incoraggiati dalla preghiera a San Vincenzo dè Paoli: “Signore fammi amico di tutti... Signore aiutami perché non passi accanto a nessuno con il volto indifferente. Signore aiutami ad accorgermi di quelli che mi stanno accanto. Signore liberami dall’egoismo perché Ti possa servire, Ti possa amare in ogni fratello che mi fai incontrare”. Cor 9,6-9: “Dio ama chi dona con gioia. Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene. Sta scritto infatti: Ha largheggiato, ha dato ai poveri, la sua giustizia dura in eterno”».
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