Ha aggredito un uomo in stazione: arresto convalidato
Per la vittima 60 giorni di prognosi. L’aggressore se la sarebbe poi presa con altre due persone, tra cui un addetto alla sicurezza del Pronto Soccorso
È accusato di aver spaccato la faccia a un avventore al bar della stazione, causandogli la rottura del setto nasale e lesioni giudicate guaribili in 60 giorni. E oggi pomeriggio, mercoledì, in tribunale a Biella c’è stata la convalida dell’arresto davanti al Gip Paola Rava.
Il fatto è successo l’11 novembre, al pomeriggio: l’uomo, 40 anni, difeso da un’avvocata di Catania che però per motivi logistici non poteva essere presente nell’udienza ed è stata dunque sostituita dal legale biellese Domenico Duso, sarebbe entrato nel locale e avrebbe iniziato a picchiare un cliente del bar. Poi lo avrebbe gettato a terra e avrebbe cominciato a prenderlo a calci, procurandogli diverse ferite. Non contento, si sarebbe poi rivolto con parole minacciose alla titolare del bar, che ha subito chiamato le forze dell’ordine.
L’aggressore sarebbe poi uscito dal bar e se la sarebbe presa con un cittadino di origine nordafricana, prima di essere portato in ambulanza al Pronto Soccorso. Dove la sua ira non si sarebbe placata, perché avrebbe picchiato anche l’addetto alla sicurezza del Pronto. La psichiatra del Pronto, incaricata di valutare le sue condizioni, non avrebbe però ritenuto il suo caso di rilevanza psichiatrica.
Davanti alla giudice Rava, durante l’udienza di convalida, l’uomo, che era accompagnato in aula da sei agenti di polizia penitenziaria, avrebbe detto di aver picchiato queste persone «perché dal loro sguardo ho capito che ce l’avevano con me».
Il 40 enne è di origine siciliana, ma sembra gravato da un ordine di allontanamento dalla città in cui vive. A suo carico ci sarebbero alcuni precedenti, tra cui un processo a Roma concluso con un’assoluzione per totale infermità mentale. Pare si trovasse nel Biellese per fare visita al fratello che abita in un paese della Valle Elvo.
La giudice Rava ha convalidato la misura cautelare dell’arresto in carcere.
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